Hani

L’etnia Hani risiede nella provincia dello Yunnan, nella Cina sud-occidentale e conta una popolazione di 1.050.000 abitanti che si dividono in una ventina di gruppi. Le loro abitudini matrimoniali presentano sempre qualcosa di differente.

Nella zona detta Xishuangbanna vivono due gruppi etnici Hani. In genere, dagli abiti e dai denti tinti di rosso si può conoscere l’intero processo d’amore dei giovani.

Quando la ragazza raggiunge l’età di 15 anni, porta un grembiule e si tinge di rosso i denti, e tre anni dopo porta in testa un cappello speciale, il che significa l’arrivo dell’età matrimoniale.

Per quanto riguarda il ragazzo, quando compie 15 anni comincia anche lui a tingersi di rosso i denti.

Una volta deciso il matrimonio, i genitori della ragazza parlano ripetutamente e con modestia dei difetti della figlia al mediatore. Anche se la ragazza è bella e brava, i genitori fanno lo stesso così secondo le usanze dell’etnia. In questo modo, si può evitare che dopo il matrimonio, i suoceri cavillino sulla sposa perché prima del matrimonio, i suoi genitori ne hanno già spiegato in anticipo i difetti.

Il occasione della cerimonia matrimoniale, quando la sposa e gli amici che sono andati a prenderla giungono al villaggio dove abita lo sposo, la sposa deve stracciare del filo a colori bianco, rosso e nero, frapposto davanti a lei. Ciò sta a dimostrare che d’ora in poi diventa un membro ufficiale del villaggio. Quando arriva a casa dello sposo, la sposa deve stracciare ancora una volta un pezzo di filo di tre colori, il significato di questo atto è che la ragazza diventa un membro ufficiale della famiglia dello sposo, spera di vivere in armonia con tutti i familiari e decide di condividere gioie e dolori con il marito per tutta la vita.

“Piangere il matrimonio” costituisce una caratteristica delle usanze matrimoniali dell’etnia Hani. Tre giorni prima del matrimonio, la sposa comincia a piangere per esprimere il suo profondo effetto nei confronti dei genitori. Chi piange più intensamente, significa che i suoi sentimenti verso i genitori sono più profondi. In genere, pur piangendo, ella canta a bassa voce una tradizionale canzone dal titolo : “Melodia dedicata al pianto matrimoniale”, che si canta secondo uno stile e una rima musicale precisi. Il tono è molto basso e triste. Le parole della melodia riferiscono dell’origine dell’etnia e di come la madre insegni alla figlia il modo di diventare una brava moglie e di rispettare i suoceri.

In alcune zone abitate dall’etnia Hani, quando si tiene la cerimonia matrimoniale, la squadra dello sposo che va a prendere la sposa, arriva al suo villaggio, e in quel momento un gruppo di ragazze in attesa scagliano olive contro lo sposo e il suo seguito in segno di saluto.

Allora tutti i membri del seguito sollevano subito ombrelli e cappelli di paglia, già preparati in anticipo, per difendersi dai colpi. Nel contempo, uno o due ragazzi robusti, davanti all’attacco con le olive, fanno irruzione nella baracca da dove le ragazze attaccano lo sposo e il seguito e rovesciano tutti i cesti in cui si tengono le olive. In questo momento, tutti gli altri ragazzi entrano nella baracca e si siedono. Ciò significa la fine dell’attacco.

Secondo l’usanza dell’etnia Hani, questo tipo di benvenuto in forma di attacco ha lo scopo di far provare allo sposo qualche fastidio per vedere se le sue intenzioni sono sincere. Quando le ragazze scagliano le olive, lo sposo e il suo seguito possono soltanto nascondersi o subire l’attacco, non possono invece passare all’azione.

Quando la sposa arriva all’ingresso della casa dello sposo, una sorella già maritata dello sposo taglia tre ciuffi di capelli alla sposa e le lava le mani e i piedi. Poi la sposa e lo sposo, fra le camere riservate rispettivamente agli ospiti femminili e maschili, mangiano un gallo e la gamba anteriore di un maiale.

Nel pomeriggio dello stesso giorno, i bambini sia femmine che maschi usano la polvere di carbone per colorare gli abiti della coppia di nuovi coniugi, in segno di augurio e di saluto.

Inoltre, la sposa deve dare una scatola di riso glutinoso cotto e un’uovo rispettivamente ad una donna di età media ed a un vecchio. Sia il riso che l’uovo si dividono in due, la metà per la sposa e l’altra metà per lo sposo. Ciò simboleggia che dopo il matrimonio, la coppia di nuovi coniugi avrà subito un bambino.