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“L’inseguimento delle ragazze” è uno dei metodi utilizzati dai giovani dell’etnia Khazak per dar voce al loro amore e fidanzarsi. I ragazzi a cavallo, inseguono le ragazze che scappano anch’esse a cavallo. Alla partenza, il ragazzo può esprimere direttamente il suo amore alla ragazza, che ascolta silenziosa e pensierosa; tuttavia al ritorno, se la ragazza decide che non è l’uomo per lei, può frustarlo a piacimento. Se la giovane alza in alto la frusta con decisione, senza frustarlo, significa che è innamorata del ragazzo.

Grazie allo strumento musicale Re Wa Pu e alla danza Sei Nai Mu, la cerimonia nuziale dell’etnia Uigur è particolarmente calorosa e solenne. Arrivata alla casa del marito, la sposa deve prima di tutto fare un giro intorno al fuoco, successivamente può entrare ufficialmente nella sala principale. Si dice che solo a questa condizione tutto andrà bene. Nel corso della cerimonia nuziale, lo sposo e la sposa devono mangiare due paste immerse nell’acqua salata regalate dagli anziani, a prova che d’ora in poi i due condivideranno gioie e dolori fino alla tarda età.

L’etnia coreana cinese abita principalmente a Yanbian nel nord-est della Cina. Quando la ragazza coreana sta per sposarsi, la sua famiglia deve preparare una dote sostanziosa e una ricca tavola per accogliere lo sposo. Della dote fa parte un gallo con un peperone rosso in bocca che esprime l’augurio agli sposi di una futura felice vita matrimoniale, rossa come il fuoco.

Solo dopo aver bevuto tre bicchieri di vino offerti dal rappresentante della famiglia della sposa, lo sposo può portar via l’amata.

Secondo l’usanza tradizionale, i suoceri, i parenti e gli amici devono danzare per accogliere la sposa. Se i suoceri non danzano con entusiasmo, allora la sposa può decidere di non scendere dalla macchina e non entrare nella casa dello sposo.

I riti nuziali dell’etnia Tu hanno mantenuto le usanze tradizionali. Alla cerimonia nuziale, la parte dello sposo invita due rappresentanti ad accompagnarlo ad accogliere la sposa. Costoro sono chiamati “Na Xin”.

Quando i Na Xin entrano nella casa della sposa, la gente dal tetto della casa deve spruzzare acqua su di loro.

Durante il banchetto offerto in onore dei Na Xin, le rappresentanti della sposa possono fare apprezzamenti su di loro e schernirli, e questi ultimi devono rispondere in modo sereno.

Inoltre i Na Xin devono danzare e cantare rispondendo alle varie domande poste loro dalle rappresentanti della sposa. Se rispondono male, i Na Xin verranno messi in ridicolo e il matrimonio sarà rimandato per un anno. Se rispondono bene, possono portar via la sposa. La minoranza Tu è abile nella danza e nel canto; l’intera cerimonia nuziale si svolge tra musiche e danze.

L’etnia Miao, una antica nazionalità cinese, vive sui monti, immersi nelle nuvole e nella nebbia, ad un’altitudine di 2.000 metri. L’etnia Miao possiede molti rami collaterali; per esempio i Qing Miao, chiamati anche Miao dal lungo corno, comprendono solo 4.000 persone che risiedono nel Guizhou, Cina sud-occidentale.

Le ragazze Qing Miao ritengono che l’acconciatura più monumentale sia la più bella.

La gonna crespata, preparata dalla ragazza per il suo matrimonio, comprende una sessantina di strati e pesa oltre 60 chili.

Le ragazze Hei Miao (Miao Neri) sono abili nel ricamo. La lavorazione è raffinata e i colori variopinti. Esse amano gli ornamenti d’argento. Quando la ragazza dell’etnia Miao Neri va in sposa, la madre le porta l’abito nuziale composto da cappello e gioielli d’argento di alto valore artistico. L’abito nuziale è stato ideato e confezionato con cura dalla madre per la figlia.

Partendo per la casa dello sposo, nello Yunnan, Cina sud-occidentale, la sposa di etnia Miao deve portare un ombrello. Dopo essere entrata nella camera nuziale, la parte maschile deve portare via a forza l’ombrello e solo così si può svolgere ufficialmente la cerimonia.

Nell’isola di Hainan, nel sud della Cina, per stuzzicare la sposa la gente deve pizzicarla, e più forti sono i pizzicotti, più sincero e profondo è l’amore dimostrato per lei.

Il modo di esprimere l’amore per una ragazza presso l’etnia Sani è molto particolare. L’innamorato deve portare con un bilanciere l’acqua alla casa dell’amata. Se la ragazza non apre la porta, il ragazzo deve attendere con pazienza.

Se la ragazza apre la porta, significa che ha aperto il suo cuore al ragazzo, ed allora la proposta di matrimonio sarà coronata da successo.

Gli Hani hanno come costume di trascinare e spingere la sposa verso la casa dello sposo. Dopo l’arrivo della sposa alla casa del marito, per prima cosa i due sposi si recano nei campi a lavorare. Essi ritengono che il lavoro sia la condotta migliore.

La cerimonia nuziale presso i tibetani è molto solenne. Per dare il benvenuto a parenti ed amici, essi devono preparare decine di brocche di Qingke, la loro birra, e vari dolci e generi alimentari. Secondo le usanze tibetane, la cerimonia nuziale deve svolgersi sulla base della scelta di un giorno favorevole. Gli ospiti regalano ai due sposi le Hada (fascie di seta) augurando loro una vita felice e fortuna in tutto.

I due sposi offrono il vino agli anziani. Durante la cerimonia nuziale, gli ospiti eseguono canti di augurio portando allegria e vivacità alla festa.

Per quanto riguarda le usanze dei tibetani residenti nella provincia cinese del Sichuan, recandosi a portare la sua richiesta di matrimonio, l’innamorato deve offrire due bottiglie di vino. Se i genitori della ragazza accettano il dono, per il matrimonio non esiste problema.

La cerimonia nuziale procede in un clima molto caloroso. Tutti i membri del villaggio, giovani, anziani, maschi e femmine vi partecipano. Eseguendo il canto di brindisi, i due sposi offrono prima di tutto il vino agli anziani e poi a tutti gli altri. Quando i presenti sono presi dall’ebbrezza del vino, la cerimonia nuziale giunge al termine.

L’etnia Yao risiede fra misteriose montagne colme di mitologia e leggenda. Le belle ragazze Yao esprimono con ago e filo il loro sentimento ed il loro profondo amore per la vita.

Il dialogo cantato è un importante modo di esprimere l’amore. Frequenti appuntamenti clandestini aumentano la reciproca comprensione e i sentimenti tra i giovani. Alla cerimonia nuziale, la famiglia dello sposo deve mandare un rumoroso corteo nuziale per accogliere la sposa, la quale deve partire per la casa del marito accompagnata dalle sorelle che portano l’ombrello per lei. La parte dello sposo deve preparare a metà strada del vino in onore del corteo nuziale.

All’arrivo del corteo nuziale al villaggio, davanti all’ingresso della casa, i genitori, i fratelli e le sorelle dello sposo devono far scoppiare petardi ed eseguire la danza del leone per accogliere calorosamente la sposa. I due sposi devono offrirsi reciprocamente il vino, poi si procede al pranzo nuziale e ai dialoghi cantati. Mentre si canta, le bevute proseguono fino a tarda notte.

Fra l’etnia Tujia è comune il matrimonio col pianto. L’esecuzione, buona o meno, del canto sul pianto del matrimonio viene considerata un criterio per valutare l’intelligenza e la virtù delle donne. La ragione per la quale è nata l’usanza di “sposarsi col pianto” si deve al fatto che in precedenza il matrimonio combinato apportava alle donne innumerevoli sofferenze, questa tradizione si è mantenuta fino ad oggi. Ancora oggi nei 3 mesi precedenti la cerimonia nuziale, la ragazza deve piangere una volta ogni 15 giorni e il giorno della cerimonia le amiche intime del villaggio piangono con lei.

I giovani dell’etnia Gaoshan stabiliscono profondi sentimenti di amicizia durante il lavoro.

Il loro amore è maturato nella gioia per l’abbondante raccolto.

Nel sud della provincia dello Yunnan, nella Cina sud-occidentale, in questa misteriosa terra che si dice sia il paese natio del pavone, vivono i leggiadri giovani dell’etnia Dai.

I giovani innamorati si danno appuntamento vicino alle case di bambù. Tra musica e danze dai colori etnici si rafforza e matura il loro meraviglioso amore.

Per le ragazze dell’etnia Bai, nella provincia dello Yunnan, il momento di maggiore orgoglio e gioia è il matrimonio.

Portata a dorso dal fratello, la sposa viene consegnata allo sposo.

Nella camera nuziale vengono messe le forbici, il metro e la bilancia, con l’augurio che la sposa governi la casa con diligenza ed economia, apportando richezza e felicità.

Presso la minoranza Jinuo, quando la sposa arriva alla casa dello sposo, la suocera deve offrirle un uovo, per esprimere la speranza che metta presto alla luce un figlio.

Il suocero deve legare un filo rosso alle mani della sposa, il che significa legare il suo cuore.

Quando sbocciano i fiori, tra i giovani dell’etnia Yi arriva il momento di parlare d’amore ed esprimere i propri sentimenti. Facendo del fiore l’intermediario del matrimonio, il ragazzo inserisce un fiore nei capelli della sua innamorata per dar voce al proprio amore e fissare il fidanzamento.

Durante la cerimonia nuziale, la sposa lasciando la sua casa deve essere portata in spalle dall’amica più intima del villaggio. I suoceri devono offrirle regali e un cavallo per darle il benvenuto.

A metà strada, si deve svolgere la cerimonia di toccare la sposa. Il rappresentante dello sposo Xi Xiang deve entrare con forza nella folla per toccare l’orecchio della sposa. Solo dopo questo gesto, può portarla in spalle al cavallo. Gli sposi novelli possono incontrarsi solo dopo il ritorno a casa della sposa, per cui si costruisce una piccola camera per farli riposare un momento.

Durante la cerimonia nuziale, gli ospiti consumano la carne particolare dell’etnia Yi “Duo Duo Rou” e bevono il vino speciale “Gan Gan Jiu”.

Gli appartenenti all’etnia Li dell’Isola di Hainan, nel sud della Cina sono intrepidi e disinvolti, onesti, semplici ed abili nel cantare e nel danzare. I giovani si mandano informazioni d’amore con il dialogo cantato, accompagnato dallo strumento musicale Bixiao. Così, nella bella notte primaverile, regna un’atmosfera dolce e sentimentale.

Le ragazze di etnia Li, all’età di 14-15 anni vanno ad abitare nella “Long Gui”, una stanza costruita specialmente dai genitori per il loro fidanzamento. Qui esse possono conoscere i giovani, cantare con loro, suonare strumenti musicali e parlare d’amore. Tuttavia per i ragazzi non è facile entrare in questa “sacra sala d’amore”. Essi devono eseguire: “Il canto di preghiera perché venga aperta la porta”. Una volta entrati devono eseguire “Il canto dell’incontro”, “Il canto della prova dei sentimenti”, “Il canto dello stabilimento dei sentimenti” ecc. Dopo essersi parlati per un certo periodo allo scopo di conoscersi, se le due parti si ritengono non adatte, devono eseguire “Il canto della rottura dell’amore” e dopo ciò possono cercare altri partner.

Secondo l’usanza della minoranza Li, il corteo è composto dalle damigelle d’onore inviate dallo sposo e dalle amiche della sposa. I maschi non possono partecipare.

Con l’arrivo del corteo nuziale al villaggio della parte maschile, inizia la cerimonia nuziale. La gente beve il vino chiamato “Vino della felicità”.

Il dialogo cantato dura per tutta la cerimonia nuziale. Nello stesso tempo, il rito diventa l’occasione ideale per i giovani liberi di cercare una fidanzata. La loro canzone dice tra l’altro: “Il canto, regalo per l’incontro; il dialogo cantato serve a guadagnare il sentimento; prima il canto e poi il vino; il canto mira a stabilire sentimenti amichevoli”.

La terra d’origine dei Kejia è costituita dalle zone montagnose a cavallo delle tre province del Jiangxi, del Fujian e del Guangdong, nel sud della Cina. I Kejia hanno la tradizione del “matrimonio col pianto” per dimostrare che la sposa non vuole lasciare i genitori e i parenti. La sposa deve essere portata a dorso dal fratello fino alla portantina nuziale, e la famiglia della sposa deve preparare una gran quantità di regali.

Quando la portantina arriva alla casa dello sposo questo ultimo, o il rappresentante della sua famiglia, deve partecipare ad una competizione di composizione di distici in modo da dimostrare la tradizione culturale e l’intelligenza dei Kejia. La cerimonia di scambio delle liste di regali è solenne ed elegante, come nel caso di un ambasciatore che presenta le credenziali. Lo sposo deve aprire personalmente la porta della portantina per accogliere la sposa.

Il rito dell’omaggio è un importante momento della cerimonia nuziale. Solo dopo aver reso omaggio agli antenati, ai genitori e al cielo e alla terra, i due giovani possono diventare marito e moglie. In seguito, tutti i presenti alla cerimonia accompagnano gli sposi nella camera nuziale dove i due si offrono reciprocamente il vino per celebrare la loro unione. Solo quando lo sposo alza il rosso copricapo della sposa, tutti i presenti possono vederne l’aspetto. Cominciano quindi i giochi di gioia nella camera nuziale.

Gli Han costituiscono oltre il 90% di tutta la popolazione cinese.

Nell’antichità, la sposa arrivava con una portantina a casa del marito, il che costituisce il simbolo principale della cerimonia nuziale presso la nazionalità Han.

Ancora oggi, rievocando le vecchie usanze, nutrendo curiosità e ricercando la solennità della cerimonia nuziale, la gente va alla ricerca dei luoghi dove ci sono ancora portantine, per gustare il senso misterioso e particolare provato dalla sposa quando vi si siede.

Gli Han risiedono in tutte le parti del paese. Tuttavia le usanze nuziali sono diverse.

A Xi’an, nelle parte nord-occidentale della Cina, durante il matrimonio della figlia, la famiglia deve chiedere ad una persona fortunata di pulire il viso della sposa, a dimostrazione che le sue giornate da ragazza sono finite per sempre.

Prima di lasciare la propria casa, la sposa deve superare finte monete di carta date alle fiamme dai familiari in segno di congedo dagli antenati.

Abbandonando il suo villaggio, la sposa deve togliersi le scarpe ed utilizzarne di nuove, a significare che non ritornerà mai indietro e vivrà felicemente fino alla vecchiaia con il marito.

All’arrivo del corteo nuziale, la parte maschile deve ricevere la dote, mentre la parte femminile non può consegnare facilmente la sposa al marito. Essi vogliono la “borsetta rossa”, cioè la mancia. Le due parti contrattano in proposito, riempiendo tutto il villaggio di entusiasmo e di un’atmosfera gioiosa. Infine la cognata dello sposo copre con un fazzoletto rosso la testa della sposa, che appoggiata al marito entra nella sua futura casa.

La cerimonia nuziale è semplice e calorosa. Ognuno degli zii degli sposi deve legare un nastro di seta rossa alla sposa e allo sposo. Lo sposo e la sposa fanno a gara per entrare nella camera nuziale, perché chi lo farà per primo comanderà in famiglia. Entrati nella camera nuziale, devono accendere il lume della longevità in segno di fortuna.

La sposa deve regalare scarpe da lei confezionate ai suoceri, in modo da esprimere la sua sollecitudine alla famiglia del marito, ed esibire la sua capacità di essere una brava nuora.

Alla fine della cerimonia nuziale, la cognata dello sposo deve spargere arachidi e giuggiole sul letto nuziale in segno di buon auspicio che la sposa partorisca quanto prima un figlio.

Ancora oggi nelle grandi città la cerimonia nuziale delgi Han avviene secondo la tradizione.

A Guangzhou, la sera prima della cerimonia, lo sposo e la sposa devono pettinarsi. Essi dicono tra l’altro: “Uno, pettinarsi per vivere felici; due, pettinarsi per vivere fino ai capelli bianchi; tre, pettinarsi per avere figli e nipoti”.

Il letto nuziale deve essere preparato dagli amici dello sposo la sera prima della cerimonia nuziale. Anche se inesperti i giovani abbelliscono il letto, ponendovi portafortuna, come arachidi e semi di loto.

E’ difficile portarsi via la sposa. Occorre rispondere alle domande poste dalle sue amiche e offrire una bella “borsa rossa”, cioè la mancia, prima di entrare nella sua casa.

Lo sposo e la sposa devono offrire tè ai genitori per esprimere rispetto verso di loro e ringraziare per la loro benevolenza.

Di pari passo con il mutare dell’epoche, anche le usanze nuziali tradizionali delle varie nazionalità cinesi stanno cambiando. Dalle cerimonie nuziali, si può percepire il presente ed il passato di una etnia, la realtà attuale e la tradizione in un’atmosfera al tempo serena e solenne, romantica e vivace. Sia i canti dell’antichità che quelli contemporanei sono incentrati su di un tema eterno: l’amore. Per questo motivo, sono canti armoniosi ed al tempo stesso meravigliosi concerti.