Un
canto popolare cinese dice: ¡°Tra i savi poeti dei Tang figura Du Fu che
conosce a fondo le dure sofferenze del popolo¡±. Si tratta di un elogio
che viene rivolto al poeta da pi¨´ di milleduecento anni. Infatti Du Fu
fu ammirato dai posteri soprattutto per la simpatia e l¡¯affetto
riservati al popolo, di cui troviamo espressione diretta nei seguenti due
versi:
L¡¯anno intero mi tormento per la gente comune,
con l¡¯anima in pena io sospiro!
Tutta la sua produzione poetica ¨¨ costituita
dall¡¯attenzione continua verso la gente comune, cui egli fa riferimento
anche attraverso le sue vicende personali.
Nel 779 d.C., quando Du Fu
aveva qurantanove anni, si dimise da un modesto incarico amministrativo e
si rec¨° a Chengdu, nel sud-ovest del paese, insieme ai suoi familiari.
Ebbe inizio cos¨¬ una serie di peregrinazioni che dur¨° per tutto il
resto della sua vita. La primavera dell¡¯anno successivo, con l¡¯aiuto
degli amici, egli costru¨¬ una capanna di paglia sulla riva del ruscello
Huanhua, sempre a Chengdu, per avere un posto in cui ripararsi.
Inaspettatamente, in un giorno d¡¯autunno, la capanna fu distrutta da un
forte vento cui segu¨¬ una pioggia ininterrotta. Il poeta non riusc¨¬ a
dormire per tutta la notte per via dei mille pensieri che lo assillavano.
La propria disgrazia lo spinse a ricordare numerosi studiosi che avevano
avuto il suo stesso destino. Ispirandosi a questo stato d¡¯animo, egli
scrisse la poesia ¡°Il vento d¡¯autunno ha rovinato la mia capanna di
paglia¡±. Si tratta di una composizione di stile antico.
La poesia si divide in quattro strofe. La prima ¨¨
composta da cinque versi che descrivono le condizioni miserabili in cui
¨¨ ridotta la capanna del poeta a causa degli assalti del vento
d¡¯autunno. I primi due versi dicono:
Nell¡¯ottavo mese, in pieno autunno,
urla furioso il vento,
che dal tetto della mia capanna
tre strati di paglia ha sollevato.
Con questo primo tratto di penna, il poeta descrive
con impetuosit¨¤ una disgrazia venuta dal cielo. I tre versi successivi
sono:
La paglia vola attraverso il fiume
e si sparpaglia sull¡¯altra riva,
in alto s¡¯impiglia sulla punta degli alberi,
in basso svolazza vertiginosa
nelle pozzanghere.
Ci¨° per dire che la paglia,
sparsa dappertutto, sia in alto sulla punta degli alberi che in basso
affondata nelle pozzanghere, ¨¨ ormai irrecuperabile. Nei versi sono
indicate sei fasi successive, cio¨¨ il sollevare, il volare,
l¡¯attraversare, lo sparpagliare, l¡¯impigliare e lo svolazzare, che
costituiscono l¡¯intero processo di distruzione della capanna sotto i
colpi del vento d¡¯autunno. Questi movimenti attirano l¡¯attenzione del
poeta e ne scuotono l¡¯animo. Leggendo i cinque versi, si pu¨°
immaginare il quadro in cui un vecchio, in piedi al di fuori della sua
capanna, guarda disperato i danni provocati dall¡¯imperversare del vento
d¡¯autunno, senza tuttavia poter reagire.
Anche la seconda strofe ¨¨
composta da cinque versi.
I ragazzi a sud del villaggio
si prendono gioco di me,
perch¨¦ vecchio e debole,
giungono addirittura a rubare
sotto i miei occhi.
Riempiono senza scrupoli le braccia di paglia
penetrando nel bosco di bamb¨´,
le alte grida m¡¯asciugano le labbra
e la bocca, ma non servono,
torno a casa appoggiato al bastone e sospiro.
Si tratta dello sviluppo e del completamento della
prima strofe. Infatti non solo la paglia sulla punta degli alberi e nelle
pozzanghere ¨¨ ormai irrecuperabile, ma anche quella rimasta a terra, in
quanto portata via dai ragazzi del villaggio. Per quanto siano forti le
grida del vecchio, quasi non gli danno retta, quindi egli non pu¨° che
tornare a casa ed abbandonarsi ai sospiri. Il rimprovero del poeta ai
ragazzi di aver rubato senza vergognarsi la paglia in sua presenza, in
realt¨¤, ¨¨ solo sdegno per essere stato beffato per via della sua
vecchiaia. Perci¨° il poeta non ha intenzione di considerare i ragazzi
dei ladri. Nel contempo, vuol far notare che essi appartengono a famiglie
povere come la sua, altrimenti sarebbe impossibile che, sfidando il vento
furioso escano a raccogliere una cosa da nulla come la paglia.
¡°Soffrendo di persona, si possono misurare le sofferenze altrui¡±:
ecco la filosofia che Du Fu pone alla base dei suoi rapporti umani.
La
terza strofe ¨¨ composta da otto versi che descrivono la rovina della
capanna, peggiorata dalla successiva pioggia notturna. I primi due versi
dicono:
D¡¯un tratto il vento cessa
e le nere nubi s¡¯addensano,
il cielo d¡¯autunno si oscura
come al crepuscolo.
Con questi versi, il poeta rende ancora pi¨´ grigia
e tetra l¡¯atmosfera, nell¡¯intento di mettere in rilievo il proprio
triste stato d¡¯animo, e prevede l¡¯imminente caduta di una lunga e
fitta pioggia. Ecco i successivi quattro versi:
La coltre imbottita, dopo anni d¡¯uso,
¨¨ gelida come il ferro,
i bambini amorosi,
scalciando nel sonno agitato,
ne hanno lacerato la fodera.
Nel letto con l¡¯acqua trapelata dal tetto
non si trova un posto asciutto,
la pioggia fitta e sottile cade ininterrotta.
Si tratta di una descrizione molto penetrante. Se il
poeta non avesse vissuto in prima persona un¡¯esistenza miserabile, non
avrebbe potuto comporre versi simili. Dall¡¯esterno, la pioggia cade
incessante, mentre dal tetto l¡¯acqua trapela senza fine; ne risulta che
nella capanna nulla rimane asciutto. Naturalmente, il poeta e tutti i
familiari, con i vestiti fradici, sentono freddo. Infatti la coltre
imbottita, stracciata a furia dei calci dai bambini, non ¨¨ pi¨´ in grado
di proteggerli. Che pena indicibile! Gli ultimi versi della strofe dicono:
Da quando scoppi¨° la rivolta,
di sonno io sono carente,
bagnato fradicio,
come
potr¨° sopportare una notte cos¨¬ lunga...
Il poeta, infreddolito con i vestiti fradici, anela
alla cessazione della pioggia e allo spuntare dell¡¯alba. Tuttavia, il
suo sospiro non si limita alla sofferenza personale per la rovina della
sua capanna. Egli infatti prende a ricordare le vicende della rivolta in
atto nel paese, collegando la propria disgrazia al declino della nazione
e alle sventure che i disordini sociali hanno portato alla gente comune.
Perci¨° il desiderio ardente del poeta che cessi la pioggia e spunti
l¡¯alba non si riferisce solo al suo stato d¡¯animo personale, ma
esprime la speranza nella fine dei disordini e nel conseguente
miglioramento della vita del popolo. Cos¨¬ la poesia giunge logicamente
alla sua conclusione.
Se ci fossero milioni di vani immensi,
i poveri letterati di tutto il mondo
vi troverebbero felici un ricovero,
protetto dal vento e dalla pioggia,
sicuro come una montagna.
Ahim¨¨!
Quando mia potranno apparire all¡¯improvviso
davanti ai miei occhi queste dimore...
Allora, se solo la mia capanna fosse abbattuta
E io solo fossi dal gelo ucciso,
morirei contento!
L¡¯imbarazzante situazione del poeta lo induce a
pensare ai ¡°poveri letterati¡± di tutto il mondo che soffrono il suo
stesso amaro destino e che desiderano altrettanto un posto al riparo.
Perci¨° il poeta d¨¤ voce al suo sogno di milioni di stanze a
disposizione dei poveri studiosi, dove questi possano vivere in serenit¨¤
protetti dal vento e dalla pioggia. L¡¯aspirazione del poeta ¨¨ cos¨¬
sincera ed ardente da indurlo ad affermare che se un giorno potesse mai
vedere queste dimore, egli sarebbe felice di sacrificarsi in prima
persona morendo di freddo. La conclusione della poesia rappresenta quindi
una prova ulteriore dell¡¯altezza dei sentimenti di Du Fu.
¡°Il vento d¡¯autunno ha rovinato la mia capanna
di paglia¡± ¨¨ una poesia narrativa. Questo genere poetico, prima di Du
Fu, fu poco coltivato, specialmente con riferimento alla vita del popolo.
Du Fu invece vi si dedic¨° con impegno, producendo un gran numero di
opere di grande valore, collegate per la maggior parte ai problemi
concreti della societ¨¤. Per questo egli ¨¨ noto come poeta realista.
Nel 770 d.C. Du Fu, tormentato per tutta la vita
dalle sofferenze del popolo, mor¨¬ in povert¨¤. Tre secoli dopo, sul
luogo dove egli aveva costruito la sua capanna povera e malandata, venne
edificata in suo ricordo ¡°la sala di paglia di Du Fu¡±. Nel corso dei
secoli, la sala si ¨¨ ampliata fino a comprendere una serie di
costruzioni, cortili e aree verdi su di una superficie di venti ettari.
Oggi essa viene considerata uno dei monumenti d¡¯interesse storico della
citt¨¤ di Chengdu ed ospita ogni giorno numerosi turisti cinesi e
stranieri venuti a rendere omaggio a questo grande personaggio della
cultura dell¡¯antica Cina.
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