¡°Ascoltando la melodia della
Pipa¡± ¨¨ un lungo poema narrativo composto da ottantotto versi in cui
si racconta un episodio vissuto dallo stesso autore. In questa sede ci
limitiamo a presentarvene due strofe. Per farvi conoscere l¡¯intero
contenuto della poesia, cominciamo col narrare le vicende che l¡¯hanno
ispirata.
Nell¡¯815
d.C., prestando fede alle calunnie rivolte contro Bai Juyi, la corte
imperiale lo allontan¨° dalla capitale, inviandolo nella remota
prefettura di Jiang-zhou (nell¡¯odierna provincia del Jianxi) lungo la
riva meridionale del Fiume Azzurro, ed attribuendogli una carica di
scarsa importanza, quella di assistente governatore (in cinese ¡°Si
Ma¡±). La tristezza di Bai Juyi era inesprimibile. Una sera d¡¯autunno
dell¡¯anno successivo, il poeta si rec¨° sulla riva del Fiume Azzurro
per salutare un amico che aveva preso a noleggio una barca ed era in
procinto di partire. Mentre i due bevevano sulla barca prima di
congedarsi, d¡¯improvviso arriv¨° alle loro orecchie un suono di Pipa,
che ricordava le melodie della capitale, grazie alla tecnica eccellente
del suonatore che si trovava a bordo di un¡¯altra barca presso la riva.
Poich¨¦ Bai Juyi, dopo essersi stabilito nel sud, non aveva pi¨´ avuto
occasione di udire una musica cos¨¬ raffinata, chiese al suonatore di
passare nella loro barca per bere insieme e suonare per loro. Il
suonatore di Pipa era in realt¨¤ una donna proveniente anch¡¯essa dalla
capitale, dov¡¯era vissuta da cortigiana, godendo un tempo
dell¡¯ammirazione di molti. Ma lo sfiorire della sua bellezza e la
conseguente vecchiaia l¡¯avevano ridotta in una triste condizione.
Costretta a sposarsi con un commerciante ambulante, l¡¯aveva seguito
quando questi si era trasferito al sud. Ma il marito si era preso cura
solo dei suoi affari, lasciandola spesso sola in barca. La malinconica
melodia della Pipa ed il racconto delle sventure in cui la donna si era
imbattuta suscitarono una forte impressione in Bai Juyi, anch¡¯egli
prostrato dal dolore, ispirandogli il lungo poema dedicato a colei che
aveva conosciuto attraverso questo incontro improvviso e fortunato. La
poesia ¨¨ divisa in quattro strofe che contengono rispettivamente: la
narrazione dell¡¯incontro con la suonatrice di Pipa; la descrizione
della sua bravura interpretativa; il racconto da parte della suonatrice
delle sventure che l¡¯avevano colpita e la narrazione del poeta delle
proprie vicissitudini e del suo triste stato d¡¯animo. Qui presentiamo
ai lettori la seconda e la quarta strofe.
La seconda strofe ¨¨ composta
da ventiquattro versi.
Regola le chiavi e pizzica le
corde
due, tre volte,
prima che moduli il canto,
gi¨¤ si prova un¡¯emozione.
Ad ogni corda il suo suono malinconico,
ad ogni nota un pensiero,
come se raccontasse le asprezze
della sua vita.
Abbassa le ciglia
e tende distrattamente la mano
per suonare,
versando gli infiniti pensieri
dal profondo del cuore.
Leggermente tocca le corde,
lentamente le pizzica
sul dritto e sul rovescio,
prima ¨¨ ¡°Veste di arcobaleno¡±,
poi ¡°Le sei note minori¡±.
Strepitano le corde grosse
come una pioggia torrenziale,
sussurrano le minori
come un bisbiglio confidenziale.
Il clamore ed il sussurro s¡¯intrecciano,
come se perle grandi e minute cadessero
in un piatto di giada.
Ora ¨¨ lo squillante canto degli orioli
che svolazzano tra i fiori,
ora ¨¨ il singhiozzo del gorgoglio dell¡¯acqua
di una sorgente ghiacciata.
La fontana ghiacciata ristagna,
le corde si congelano, spezzate,
diacce ed infrante, non danno suono,
l¡¯eco si perde a poco a poco.
Solo una profonda malinconia,
un rancore, sorgono,
questo momento di silenzio
¨¨ pi¨´ toccante del suono.
Poi d¡¯improvviso, s¡¯infrange
una bottiglia
d¡¯argento
e l¡¯acqua si spande,
i cavalieri con le loro corazze
escono ad un tratto
con fragore di spade e lance.
Terminata la melodia,
ella fa scivolare con forza
il plettro sulle corde centrali,
e le quattro corde risuonano
come seta strappata.
Le barche e i battelli all¡¯intorno
rimangono in silenzio senza parole,
in mezzo al fiume si vede solo
la bianca luna d¡¯autunno.
Bai Juyi ¨¨ maestro nella
composizione di poemi narrativi. Persone e cose sotto la sua penna
vengono descritte in modo complesso e dettagliato cos¨¬ da renderle pi¨´
vive e pi¨´ reali. In questa strofe, introducendo l¡¯aria eseguita dalla
suonatrice le immagini evocate dalla melodia, egli mette a nudo il mondo
interiore della donna.
Leggiamo prima i seguenti versi:
Regola le chiavi e pizzica le
corde
due, tre volte,
prima che moduli il canto,
gi¨¤ si prova un¡¯emozione.
Ad ogni corda il suo suono malinconico,
ad ogni nota un pensiero,
come se raccontasse le asprezze
della sua vita.
Abbassa le ciglia
e tende distrattamente la mano
per suonare,
versando gli infiniti pensieri
dal profondo del cuore.
Con questi quattro versi, il poeta delinea
l¡¯immagine di un viso dolente, che ripone tutti i suoi pensieri nelle
note e nella melodia della Pipa.
Successivamente egli crea per
metafora innumerevoli immagini musicali, per esempio ¡°pioggia
torrenziale¡±, ¡°il canto degli orioli che svolazzano tra i fiori¡± e
¡°il gorgoglio dell¡¯acqua di una sorgente ghiacciata¡± ecc.. La
descrizione della melodia e dell¡¯atmosfera da parte dell¡¯autore ¨¨
cos¨¬ vivida che nel leggerla, si ha la sensazione di trovarsi sul posto
e di udire davvero la musica. I seguenti quattro versi sono forse i pi¨´
espressivi in questo senso:
La fontana ghiacciata ristagna,
le corde si congelano, spezzate,
diacce ed infrante, non danno suono,
l¡¯eco si perde a poco a poco.
Solo una profonda malinconia,
un rancore, sorgono,
questo momento di silenzio
¨¨ pi¨´ toccante del suono.
Sotto la penna del poeta, il suono della Pipa,
accompagnato dal dolore interiore della suonatrice, si affievolisce a
poco a poco: questo ¨¨ il gemito di un¡¯anima insultata e ferita che si
dilegua piano piano fino ad un silenzio completo, come se una fontana
ghiacciata ristagnasse e le corde si congelassero, spezzate. Poich¨¦
questo assoluto silenzio ¨¨ la continuazione e lo sviluppo del dolore e
della malinconia, il poeta ritiene sia pi¨´ espressivo della melodia, per
cui scrive ¡°questo momento di silenzio ¨¨ pi¨´ toccante dello stesso
suono¡±. Fin qui, pu¨° sembrare che la musica sia terminata. Invece non
¨¨ cos¨¬: una profonda malinconia, un rancore sorgono poco a poco dal
silenzio e si accumulano poi in una forza smisurata ed incontenibile.
Allora la melodia della Pipa ritorna impetuosa. Con i versi
¡°D¡¯improvviso s¡¯infrange una bottiglia d¡¯argento, l¡¯acqua si
spande, i cavalieri con le loro corazze escono ad un tratto con fragore
di spade e lance¡±, il poeta descrive la ripresa improvvisa ed irruente
della melodia per simboleggiare il flusso inarrestabile della malinconia
e del rancore. Alla fine la musica cessa in un suono come di seta
strappata. Sebbene la melodia sia terminata, non viene meno il suo pathos
malinconico che colpisce anzi tutti i presenti a bordo della barca. Perci¨°,
il poeta cos¨¬ continua: ¡°Le barche e i battelli all¡¯intorno
rimangono in silenzio senza parole, in mezzo al fiume si vede solo la
bianca luna d¡¯autunno¡±. Questi versi offrono ai lettori
un¡¯occasione di meditazione infinita.
Fin qui abbiamo presentato la
seconda strofe del lungo poema ¡°Ascoltando la melodia della Pipa¡±. La
terza strofe narra dettagliatamente il racconto della propria vita da
parte della suonatrice. La quarta, composta da ventisei versi, ¨¨
imperniata sull¡¯intervento del poeta che, colpito dalla narrazione,
espone a sua volta la propria amara esperienza e il suo triste stato
d¡¯animo. I versi dicono:
Ascoltando la Pipa, io gi¨¤ sospiravo,
ora, al suono di queste parole,
torno a sospirare.
Noi due siamo entrambi sfortunati ed erranti
nel mondo,
non importa se eravamo sconosciuti
l¡¯uno all¡¯altro prima di questo incontro.
L¡¯anno scorso ho lasciato la citt¨¤ imperiale,
rimosso, malato, vivo nella citt¨¤ di Xunyang.
Xunyang ¨¨ un luogo remoto
dove non esiste il suono della musica,
per tutto l¡¯anno non ho udito risuonare
uno strumento a corda o a fiato.
Vivo presso il Fiume Pen Jiang,
un luogo infossato e umido,
canne gialle, amari bamb¨´ crescono
intorno alla casa.
Dall¡¯alba al tramonto cosa posso udire?
il monotono canto del cuculo
e il triste gemito della scimmia.
Sul fiume, tra i fiori di primavera all¡¯alba
e nella notte, sotto la luna d¡¯autunno,
spesso prendo del vino, spesso bevo da solo.
Non ¨¨ che mi manchino canti montani
e zufoli rustici,
ma le note stonate sono penose a sentire.
Stanotte ho udito il suono della tua Pipa,
come se ascoltassi una musica fatata
e limpidi sono i miei occhi.
Non dire di no, siediti e suona ancora,
e io scriver¨° per te la melodia della Pipa.
Toccata dalle mie parole,
a lungo si ferma in piedi,
poi torna a
sedersi pizzicando le corde,
che volgono alle vibrazioni pi¨´ impetuose.
Note tristi, ma diverse dal canto di prima,
noi tutti, di nuovo in ascolto,
con il viso celato, ci sciogliamo in lacrime.
Ma chi di noi piange di pi¨´?
La veste blu del Si Ma Jiangzhou
¨¨ madida di lacrime.
Qualsiasi persona onesta nutre simpatia per le
sventure della suonatrice di Pipa; ci¨° ¨¨ ancora pi¨´ valido per Bai
Juyi, che ha vissuto anch¡¯egli un¡¯amara esperienza personale. Egli
infatti, proponendosi di por fine al malcostume politico, fu
infondatamente calunniato dagli usurpatori del potere della corte ed in
seguito allontanato dalla capitale. Questa ingiustizia lo colm¨° di
dolore e malinconia. Quando la suonatrice di Pipa emette le prime note
tristi, il poeta sospira per essere stato toccato nel vivo dei suoi
sentimenti. Ascoltando il racconto della donna, egli trova che presenta
punti comuni con la propria vicenda personale. Perci¨° esclama: ¡°Noi
due siamo entrambi sfortunati ed erranti nel mondo, non importa se
eravamo sconosciuti l¡¯uno all¡¯altro prima di questo incontro¡±.
Sebbene il poeta e la suonatrice in precedenza non si conoscessero,
accomunati dalla stessa sorte, una volta incontrati, si sentono vicini
come vecchi amici. Egli nutre una profonda simpatia per questa donna di
basso rango e non pu¨° fare a meno di raccontarle le proprie sventure e
il proprio dolore represso. Egli espone la ragione per cui si ¨¨
trasferito nella citt¨¤ di Xunyang, che non apprezza per nulla. La citt¨¤
era il capoluogo della prefettura di Jiangzhou e non era affatto un
villaggo povero e desolato, anche se ben lontano dallo splendore della
capitale. Il poeta si lamenta che qui non esiste vita culturale, che le
erbe selvatiche crescono intorno alla sua casa, che i canti montani e gli
zufoli rustici eccheggiano di note stonate, penose a sentire, e che tra i
fiori di primavera all¡¯alba e nella notte sotto la luna d¡¯autunno,
non si pu¨° fare altro che bere in solitudine. Qui in apparenza Bai Juyi
descrive l¡¯ambiente naturale e la citt¨¤ di Xunyang, mentre in realt¨¤
si riferisce alle condizioni sociali del paese sotto la dinastia Tang. Il
sentimento del poeta fa vibrare a sua volta il cuore della suonatrice che
non immaginava che anche un funzionario potesse essere colpito da una
sorte avversa ed arrivasse a nutrire una simpatia cos¨¬ profonda per una
cortigiana disprezzata dalla societ¨¤. Quando, su richiesta del poeta,
ella suona un¡¯altra melodia, le note si fanno pi¨´ tristi e toccanti.
Ci¨° rattrista ancora di pi¨´ Bai Juyi, ispirandogli gli ultimi versi che
esprimono a fondo il suo dolore interiore: ¡°Noi tutti, di nuovo in
ascolto, con il viso celato, ci sciogliamo in lacrime, ma chi di noi
piange di pi¨´? La veste blu del Si Ma di Jiangzhou ¨¨ madida di lacrime¡±.
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