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Il
vecchio venditore di carbone
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Il
vecchio venditore di carbone
Un
vecchio carbonaio
che taglia la legna
e fa il carbone sul monte del Sud.
Coperto di polvere e di cenere,
ha viso affumicato,
bianche le tempie e nere le dieci dita.
A che servono i soldi
dalla vendita del carbone ricavati?
Alle vesti per il corpo
e al cibo per la bocca.
Sebbene sia miserabilmente leggero
il suo vestito,
per timore del carbone a buon mercato,
vorrebbe piuttosto un clima gelido.
Di notte cade una neve alta un piede
fuori della citt¨¤,
all`alba egli guida il carro
carico di carbone
lasciando solchi profondi e ghiacciati.
Ormai il sole si ¨¨ levato alto,
il bue ¨¨ stremato e l`uomo ¨¨ affamato,
nel fango prendono riposo
fuori della porta meridionale della citt¨¤.
Arrivando due uomini al galoppo,
chi possono essere?
Sono messaggeri uno in giacca gialla
e l`altro con una camicia bianca.
Agitando una carta, proclamano:
d`un ordine imperiale si tratta,
girano il carro, sbraitano contro il bue
e lo trascinano verso il nord.
Un carro di carbone
che pesa pi¨´ di cinquecento chili,
viene trascinato via dalla corte
ed egli non pu¨° che acconsentire.
Una ventina di piedi di garza rossa
e tre metri di seta
avvolti intorno alle corna del bue
come compenso per il carbone.
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Il
vecchio venditore di carbone
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Chi ha visitato il lago
dell¡¯Ovest di Hangzhou, nella Cina orientale, conserver¨¤ un ricordo
indelebile della diga lungo il lago, che crea un paesaggio affascinante,
specie in primavera, quando sono in fioritura i rossi fiori di pesco che
spiccano fra i verdi salici piangenti. La popolazione di Hangzhou ha
chiamato questa diga ¡°Bai¡± in ricordo del grande poeta Bai Juyi.
A
partire dall¡¯821 d.C. Bai Juyi assunse l¡¯incarico di governatore di
Hangzhou. Durante il suo mandato di quattro anni, egli comp¨¬ una gran
mole di lavoro nell¡¯interesse del popolo, impegnandosi in particolare
nella costruzione idraulica. Egli infatti realizz¨° delle dighe e delle
chiese lungo il lago in modo che le sue acque irrigassero i campi
coltivati. Per questo la popolazione locale nutr¨¬ un grandissimo affetto
per Bai Juyi. Col passar del tempo, per¨°, queste dighe caddero in rovina.
Tuttavia, non si sa in quale anno, gli abitanti della zona battezzarono
col nome ¡°Bai¡± questa diga pittoresca, ritenendo fosse stata
costruita dal poeta. Che si tratti di un errore di attribuzione o
dell¡¯iniziativa di di qualcuno che desiderava onorare il poeta e tenere
vivo il ricordo della sua grandiosa impresa, non siamo in grado di
accertarlo. Comunque la diga ¡°Bai¡± testimonia lo stretto rapporto tra
Bai Juyi e la popolazione locale.
In giovent¨´, Bai Juyi condusse
una vita molto travagliata, a suo dire ¡°una vita spesso priva di cibo e
di vestiario e tormentata dalla fame e dal freddo¡±. La miseria gli
permise di avvicinarsi al popolo e conoscerne le sofferenze. Perci¨° nutr¨¬
sempre una profonda simpatia per la gente comune ed una grande avversione
per i malversatori politici del tempo, il che trova ampio riscontro nelle
sue opere. Un esempio rappresentativo ¨¨ costituito dalla poesia ¡°Il
vecchio venditore di carbone¡±, in cui si narra la triste vicenda di un
vecchio carbonaio.
Con i primi quattro versi,
il poeta vuole informare i lettori che l`anziano protagonista vive il
frutto del proprio lavoro, quindi non ¨¨ un trafficante di carbone. Dai
segni che porta sul viso e sulle mani, si pu¨° notare la durezza del suo
mestiere. Ci¨° aiuta i lettori ad immaginare la scena del vecchio che
fatica giorno e notte per preparare il carro di carbone sfidando la brina
e la neve. Ogni pezzo ¨¨ intriso del sudore dell`anziano lavoratore che
ripone nel carbone tutte le sue speranze. Successivamente il poeta si
chiede:
A che servono i soldi
dalla vendita del carbone ricavati?
alle vesti per il corpo
e al cibo per la bocca.
In
questo modo egli informa ancora i lettori che il vecchio vive
esclusivamente del misero compenso ottenuto dalla vendita del carbone
senza altra possibilit¨¤ di procurarsi il cibo e il vestiario. Si pu¨°
quindi immaginare cosa significherebbe per lui un abbassamento dei prezzi.
Il poeta continua dicendo:
Sebbene sia miserabilmente leggero
il suo vestito,
per timore del carbone a buon mercato,
vorrebbe piuttosto un clima gelido.
Si tratta di una contraddizione: poich¨¦ il vecchio
indossa un abito leggero, dovrebbe sperare in un clima pi¨´ mite.
Tuttavia, per timore di veder diminuiti i suoi ricavi, il che renderebbe
ancora pi¨´ ardua la sua vita, egli desidera piuttosto un clima gelido
che gli permetta di realizzare un buon prezzo. Esponendo questa crudele
realt¨¤, il poeta rileva ancora una volta che il vecchio ripone grandi
aspettative in questo carro di carbone.
Ed ecco che la speranza in un
clima gelido dell`anziano carbonaio alla fine viene realizzata: ¡°Di
notte cade una neve alta un piede fuori della citt¨¤¡±. L`abbondante
neve ha liberato il vecchio dal timore che il carbone si venda a meno
prezzo, in quanto egli ¨¨ sicuro che, pur di scaldarsi, ai nobili ed ai
ricchi commercianti non importer¨¤ di pagare un po` di pi¨´.
Approfittando della neve a larghe falde, ¡°all`alba, egli guida il carro
di carbone, lasciando dei solchi profondi e ghiacciati¡±. In quel
momento, invece di deprecare la difficolt¨¤ del percorso per via della
neve accumulata, egli si mette a calcolare quanto denaro potr¨¤ ricavare
dalla vendita e quanto cibo e vestiario ne otterr¨¤ in cambio.
La seconda e ultima parte della
poesia narra la sventura in cui si imbatte l`anziano carbonaio. Patendo
la fame e il freddo, ma nutrendo una viva speranza, il vecchio guida il
carro al di fuori della porta meridionale della citt¨¤ ed aspetta gli
acquirenti. Quale ¨¨ il suo destino? La situazione cambia drasticamente:
¡°Arrivano due uomini al galoppo, chi possono essere? Sono mesaggeri uno
in giacca gialla, l`altro con una camicia bianca¡±. Il vechio ha
disgraziatamente incontrato un eunuco dalla giacca gialla e un suo
accolito dalla camicia bianca. I due sbraitano contro di lui imponendogli
di consegnar loro il carbone: il compenso per pi¨´ di cinquecento chili
di carbone consiste solo in una ventina di piedi di garza rossa e tre
metri di seta. Le belle speranze del vecchio svaniscono cos¨¬ in un sogno.
Attraverso la narrazione di
questa vicenda, il poeta intende deunciare il sistema di controllo del
mercato da parte della corte imperiale. Nella societ¨¤ feudale cinese, un
imperatore fatuo ed incapace veniva spesso privato del potere da un pugno
di ambiziosi eunuchi e di funzionari della corte. Una volta conquistata
la fiducia dell`imperatore per mezzo di inganni ed ottenuto il potere,
essi spadroneggiavano dentro e fuori la reggia. Negli anni in visse Bai
Juyi, la tragedia dell`usurpazione del potere da parte degli eunuchi si
fece particolarmente evidente. Per riempire la propria borsa, questi
arrivavano ad espropriare gli organismi esecutivi del governo del loro
incarico di sovrintendere all`approvigionamento della corte. Essi
inviavano decine o perfino centinaia di persone al mercato per scegliere
le merci, obbligando I mercanti a cederle forzatamente a basso prezzo o
addirittura appropriandosene senza pagamento. Innumerevoli erano le
vittime di questo ingiusto sistema. Poich¨¦ il problema riguardava
l`imperatore e gli eunuchi che gestivano il potere, nessuno osava parlare.
Tuttavia, Bai Juyi, che aveva a cuore le amarezze della popolazione,
sfidando la brutalit¨¤ dell`epoca, compose questa poesia per esprimere la
sua simpatia per tutti coloro che erano vittime del sistema di mercato
imperiale, denunciandone spietatamente i misfatti.
Eppure le sue critiche non si
manifestano con la violenza espressiva. Infatti, in tutta la poesia , non
c`¨¨ alcun accenno di condana o di critica, n¨¦ di sarcasmo o
riprovazione. Il poeta ricorre al metodo espressivo dell`antitesi per
realizzare i suoi intenti creativi. Egli descrive la dura vita sulla
montagna del vecchio carbonaio che vuole piuttosto un clima gelido
malgrado il suo abito leggero, per far risaltare la sua aspirazione a
vendere il carbone a buon prezzo al fine di non soccombere; in seguito,
il forte desiderio di sopravvivenza del protagonista fa risaltare il suo
dolore quanto mai intenso quando le sue speranze vanno in fumo, mentre il
pesante colpo infertogli dalla delusione rende evidente a sua volta la
crudelt¨¤ del sistema di mercato imperiale.
Per la sua grandezza, Bai Juyi
fu posto sullo stesso piano di Li Bai e Du Fu. Essi furono i tre maggiori
poeti dell`epoca Tang. Li Bai e Du Fu erano coevi e buoni amici e
nutrivano ammirazione l`uno per l`altro. Bai Juyi, nato in tempi
posteriori, si pu¨° considerare il successore del grande poeta realista
Du Fu, che fu il battistrada della transizione della letteratura Tang dal
romanticismo al realismo. Avanzando lungo la strada aperta da Du Fu, Bai
Juyi elabor¨° una teoria sul realismo poetico. A suo parere, la nascita
di una poesia ¨¨ in relazione con gli eventi sociali che riguardano il
paese e il popolo e che toccano i sentimenti dell`autore il quale li
riflette da diversi punti di vista. Perci¨° egli sostiene che la poesia
deve esprimere le sofferenze del popolo e criticare gli apsetti negativi
della politica. Essendo dotata di funzione sociale ed educativa, la
poesia pu¨° influenzare l`ideologia del popolo e trasformare la realt¨¤.
Per questo egli ribadisce che la forma deve essere al suo servizio, e che
i poeti non devono limitarsi ad insistere sui temi del passato secondo
formule fisse, ma devono riferirsi al presente utilizzando un linguaggio
semplice e popolare. ¡°Il vecchio venditore di carbone¡± ¨¨ una delle
opere in cui egli ha meglio concretizzato
questa teoria.
La concezione poetica di Bai
Juyi ha svolto un ruolo diretto nel favorire la diffusione della tendenza
al realismo letterario verso la met¨¤ della dinastia Tang. Si tratta di
un contributo tutto particolare che pone Bai Juyi ai vertici della poesia
dell`epoca.
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