Il 5 gennaio del 1999 il famoso
scrittore e traduttore cinese Ye Junjian è scomparso a Pechino all’età
di 85 anni. Per l’occasione i settori letterario e della traduzione
cinesi e numerosi lettori delle “Favole di Anderson” non hanno
mancato di esprimere il loro rimpianto e le loro condoglianze.
Ye Junjian, nacque nel 1914 in
una povera famiglia della provincia dello Hubei. Nel 1928, all’età di
14 anni, lasciò la casa per recarsi a studiare a Shanghai. Otto anni
dopo conseguì la laurea in letterature straniere presso l’Università
di Wuhan e poi si recò in Giappone per continuare gli studi. Negli anni
’40, Ye Junjian fu professore della Facoltà di Lingue Straniere delle
università di Chongqing e di Fudan e nel 1944, su invito del
dipartimento inglese di propaganda della Seconda Guerra Mondiale, per un
anno effettuò un tour di conferenze nelle diverse parti della Gran
Bretagna per presentare la causa della guerra anti-giapponese condotta
dal popolo cinese. In seguito raggiunse l’Università di Cambridge per
effettuare ricerche sulla letteratura occidentale, impegnandosi anche
nella creazione letteraria per ragazzi. Rientrato in patria nel 1949, Ye
assunse a lungo l’incarico di vice-redattore capo della versione
anglo-francese della rivista “Letteratura cinese”, dando notevoli
contributi agli scambi della Cina con l’estero in campo letterario.
Ye Junjian, come scrittore,
seguì con attenzione la realtà sociale e le sofferenze del popolo.
All’età di 19 anni, quando studiava all’università, pubblicò il
suo primo romanzo in esperanto dal titolo “L’uomo dimenticato”. Era
il tempo dell’invasione giapponese del nord-est della Cina e nel
romanzo viene descritta la situazione della società cinese e la vita
della popolazione oppressa. L’autore esprime la sua simpatia per
quest’ultima, appellandosi alla società perché ascolti la sua voce.
In seguito Ye Junjian iniziò
la sua attività letteraria, dedicandosi principalmente alla composizione
in lingue straniere. Il romanzo dal titolo “Villaggio montano”
risalente al 1946 è una delle sue opere più rappresentative. Compilato
in inglese, contiene una vivace descrizione del processo di cambiamento
sociale conosciuto da un piccolo villaggio montano del nostro paese. Poco
tempo dopo la sua pubblicazione, questo romanzo venne classificato dalla
“Britain books Association” come il miglior romanzo del 1947 e
tradotto in 15 lingue straniere. I due seguiti dell’opera risalgono
alla metà degli anni ’80, originando la trilogia della “Montagna
quieta”. Nell’ottobre del 1988 la famosa casa editrice britannica
Faber ha tenuto la cerimonia di presentazione dell’opera, a cui Ye
Junjian e la consorte hanno presenziato su invito. Per l’occasione,
diversi giornali inglesi hanno riportato articoli in merito. Ye Junjian
è stato considerato dai critici letterari inglesi un “Romanziere
dell’epoca rivoluzionaria”. Nel corso della sua vita egli non smise
mai di scrivere, pubblicando 19 romanzi in cinese, inglese ed esperanto e
una gran mole di prose, poesie e traduzioni, commenti teatrali e opere
per ragazzi. Nel 1983 l’Università di Cambridge ha concesso a Ye
Junjian il titolo di professore onorario. Nel 1995 quest’ultimo ha
anche ottenuto la medaglia al merito concessa dall’Associazione degli
scrittori cinesi.
Per numerosi lettori comuni
cinesi la fama di Ye Junjian è legata soprattuto al campo della
traduzione. A questo grande traduttore che conosceva 11 lingue straniere,
fra cui inglese, esperanto, spagnolo, tedesco, francese, italiano e
danese, si deve in modo particolare la traduzione della raccolta completa
delle favole di Anderson. Hans Christian Anderson impiegò 40 anni per
creare 168 favole famose in tutto il mondo e anche il suo traduttore
cinese ne dedicò 40 alla loro traduzione, revisione, annotazione e
commento.
La versione in lingua cinese ha
raggiunto un livello letterario molto alto, per cui è stata considerata
una delle due migliori versioni dall’originale del mondo. Nel 1988,
grazie al suo contributo alla traduzione delle opere di Anderson, Ye
Junjian ottenne la medaglia della bandiera danese concessa dalla regina
Margrete II. La traduzione di Ye Junjian è stata valutata la “più
facile da leggere e apprezzare rispetto all’originale”. Fino ad oggi
la versione cinese delle favole di Anderson ha esercitato notevole
influenza su diverse generazioni di piccoli lettori cinesi. Parlando del
contributo di Ye Junjian alla letteratura infantile il Sig. Fan Fajia,
ricercatore dell’Istituto di letteratura dell’Accademia cinese di
scienze sociali ha detto: “Il Sig. Ye Junjian ha goduto della massima
posizione nel campo della letteratura per ragazzi. Egli è stato il primo
a tradurre le opere di Anderson. In seguito, altri hanno tradotto queste
opere, ma nessuno ha superato il suo livello. L’apporto dato dal Sig.
Ye alla letteratura per ragazzi si riflette anche nelle sue opere
letterarie per l’infanzia, per esempio, favole e prose”. Grazie al
suo contributo alla letteratura infantile, il grande scrittore ottenne
nel 1980 il premio d’onore cinese per la creazione letteraria per
ragazzi.
Oltre ai successi ottenuti nei
campi della letteratura e della traduzione, lo scrittore dedicò tutta la
sua vita alla causa della pace e del progresso. Nel 1948, su invito del
famoso fisico francese, signora Curie, del pittore Picasso e del poeta
Aragon, partecipò alla “Conferenza mondiale degli intellettuali per la
salvaguardia della pace” tenuta in Polonia. Per molti anni a nome della
Cina lo scrittore fece parte della giuria del “Premio Da Vinci per la
letteratura e l’arte” che viene conferito al Terzo Mondo. Con il
lavoro gratuito egli ha espresso il suo appoggio alla causa letteraria
del Terzo Mondo. Inoltre, come unico membro plenipotenziario cinese delle
Associazioni degli scrittori inglese ed americana e direttore del
consiglio dell’Associazione Internazionale degli scrittori, egli ha
diretto il lavoro di traduzione di una gran mole di opere letterarie
cinesi pari a 25 milioni di caratteri, dando notevoli contributi alla
promozione della comprensione, in campo letterario internazionale, degli
scrittori e della letteratura cinese e dei loro relativi scambi.
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