Xiao Qian (1910 - 1999)

Xiao Qian, leggendario giornalista della Seconda Guerra Mondiale e famoso scirttore e traduttore della Cina contemporanea, nacque in un bassofondo di Pechino nel 1910. Egli apparteneva all’etnia mongola. Durante l’infanzia condusse una vita molto povera. Non possedeva giocattoli, non poteva andare a scuola e non aveva neppure cibo e vestiario sufficienti. All’età di 13 diventò orfano e con l’aiuto di parenti e amici cominciò a frequentare la scuola, lavorando in una fabbrica aperta da quest’ultima. Egli fu apprendista in un laboratorio di tappeti e lavorò in una latteria che trattava latte di capra fino a quando terminò la scuola media.

Nel 1928, all’età di 18 anni, Xiao Qian andò nel sud del paese per insegnare in una scuola media. Un’anno dopo tornò a Pechino con il denaro accumulato con cui pagò le tasse scolastiche e superò l’esame d’ammissione all’Università di Yanjing, la più famosa università dell’epoca, dove si perfezionò e in seguito si trasferì all’Università Furen. Qui seguì prima un corso quadriennale di letteratura inglese e poi si iscrisse alla facoltà di giornalismo. Il famoso giornalista americano Edgar Snow fu suo insegnante.

Laureatosi nel 1935 all’Università di Yanjing, Xiao Qian iniziò la sua carriera di giornalista, occupandosi del supplemento culturale e artistico del Quotidiano “Dagon” a Tianjin, Shanghai e Hong Kong.

L’anno 1935 ha segnato una svolta nella vita di Xiao Qian. Nell’estate di quell’anno, l’Istituto di Studi Orientali dell’Università di Londra gli inviò una lettera invitandolo ad assumere l’incarico di libero docente della facoltà di lingua cinese. Allora sull’Europa aleggiava l’ombra della Seconda Guerra Mondiale. Dopo una serie di considerazioni, egli decise di recarsi in Gran Bretagna e vi rimasse per sette anni fino a quando la guerra cessò. In Gran Bretagna prima insegnò, poi entrò all’Università di Cambrige per conseguire un master. Nel 1943 cessò gli studi, ritirò la tessera di giornalista al seguito dell’esercito e diventò ufficialmente corrispondente all’estero del quotidiano Dagong. Fu l’unico giornalista cinese sul campo di battaglia europeo durante l’ultima guerra mondiale. Nell’Europa infiammata dalla guerra, Xiao Qian, seguendo le truppe inglesi attraversò diverse volte il canale della Manica infestato dai sommergibili tedeschi e visitò i campi di battaglia delle due zone occupate dagli Stati Uniti e dalla Francia. Inoltre insieme alla settima armata americana egli marciò verso il Fiume Reno ed entrò nella Berlino appena liberata. Lo scrittore riportò la cronaca di molti avvenimenti storici importanti quali la conferenza al vertice di Potsdam fra l’Unione sovietica, Stati Uniti, e Gran Bretagna che discusse i problemi del dopoguerra, il processo ai criminali di guerra nazisti di Norimberga e la conferenza di fondazione delle Nazioni Unite. Rievocando la storia di questo periodo lo scrittore era sempre molto orgoglioso.

Egli ha detto: “Durante la Seconda Guerra Mondiale ero unico giornalista cinese in Europa e ho fatto conoscere alla Cina i più importanti avvenimenti in corso nel mondo.”

Xiao Qian è stato anche un’importante esponente della letteratura moderna e contemporanea del nostro paese. All’inizio degli anni ’30 si fece un nome con il romanzo “La valle del sogno”. Egli pubblicò in seguito varie raccolte di novelle fra cui “Raccolta sotto lo steccato”, “Castagna”, “Tramonto” e così via. Egli riteneva che anche questa parte della sua vita fosse molto importante. Egli disse: “Faccio tesoro dei miei romanzi dei primi anni. Ho cominciato a scrivere proprio coi romanzi e il primo è il Baco da seta”.

Dopo la fondazione della nuova Cina avvenuta nel 1949, Xiao Qian rientrò in patria e si impegnò nel lavoro di redazione giornalistica e di ricerca storico-letteraria, traducendo una gran mole di opere letterarie straniere. Tra le sue traduzioni figurano “La raccolta delle opere di Shakespeare” il cui volume di vendite raggiunse circa il milione di copie, il “Bravo soldato Schweik” dello scrittore ceco Hasek e “Tom Jones” dello scrittore inglese Fielding. Inoltre egli ottenne la medaglia dello stato norvegese per la traduzione di “Peer Gynt” di Ibsen. All’età di 80 anni, insieme alla moglie Wen Jieruo tradusse “Ulisse” del romanziere irlandese Joyce, ritenuto il più difficile da comprendere, destando la vasta attenzione in campo letterario.

Anche nella terza età Xiao Qian continuò ad occuparsi di creazione letteraria, compilando una grande quantità di prose, note, saggi e memorie. Nel frattempo come un combattente culturale di grande influenza, egli partecipò ad alcune riunioni internazionali degli scrittori. Il settore della critica letteraria ritiene all’unanimità che le opere di Xiao Qian siano sincere, franche, profonde, ed in grado di sollecitare i lettori alla riflessione. Xiao Qian ha scritto con il cuore per tutta la vita. Egli ritenne sempre la sincerità di parola come uno dei suoi principi base di comportamento.

Nel corso della sua esistenza, Xiao Qian subì molte vicissitudini proprio alla vigilia del suo 90esimo compleanno è stata pubblicata la “Raccolta delle opere di Xiao Qian” in 10 volumi, che riflettono i successi della creazione e della traduzione dell’autore. La raccolta comprende romanzi, reportage speciali, saggi, memoriali, critiche letterarie e lettere, offrendo ai lettori la maggior parte delle opere da egli scritte nei diversi periodi storici. Ora Xiao Qian è scomparso, ma le sue opere e la sua altezza morale rimarranno sempre nel cuore dei lettori.