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Li Kuchan Liu Haisu Pan Tianshou Qi Baishi                        
Wu Zuoren Xu Beihong

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Qi Baishi (1864-1957)

Nato nel 1864, Qi Baishi ¨¨ deceduto nel 1957 vivendo quasi un secolo. La sua splendida arte pittorica ci ha lasciato una mole di gioielli, conquistandosi con i suoi capolavori una brillante pagina nella storia dell¡¯arte cinese.

Qi Baishi visse la maggior parte della vita nella vecchia Cina sofferente. Figlio di una famiglia di contadini, studi¨° per solo mezzo anno in una scuola elementare rurale e fu artigiano scultore del legno per 15 anni, per diventare poi pittore. Qual¡¯¨¨ il suo mistero? La risposta ¨¨ nella diligenza e il forte interesse per la pitura, e da ragazzo nel suo paese era noto perch¨¦ disegnava immagini dei santi e ritratti. A 27 anni, con l¡¯aiuto di alcuni intellettuali, cominci¨° a studiare la pittura tradizionale cinese; dopo il 1940, fece molti viaggi visitando i monti e i fiumi pi¨´ famosi del paese, e dipinse numerosi schizzi di paesaggio. Sotto l¡¯influenza della vita e della pratica, il suo stile pittorico andava gradualmente trasformandosi; da preciso e meticoloso a audace e disinvolto, formando cos¨¬ il suo peculiare stile artistico. A 57 anni, Qi Baishi si trasfer¨¬ dal suo paese nativo della provincia dello Hunan a Pechino, dove si guadagnava da vivere con la vendita di dipinti e l¡¯incisione di sigilli.

Secondo i dati, in tutta la sua vita, Qi Baishi si astenne dal dipingere solo in tre occasioni: la prima volta all¡¯et¨¤ di 63, quando cadde gravemente ammalato, perdendo conoscenza per sette giorni; la seconda volta a 64 anni, quando sua madre si spense ed era troppo addolorato e triste; la terza volta, a 92 anni, sempre a causa di una malattia non prese in mano il pennello per parecchi giorni. Sommati insieme, questi tre periodi arrivano appena a superare un mese, altrimenti non si stacc¨° mai dai pennelli. La lunga pratica artistica lo port¨° a eccellere non solo nella pittura, ma anche nella poesia, la calligrafia e l¡¯incisione di sigilli. Secondo una statistica incompleta, nella sua vita Qi Baishi ha lasciato oltre 40.000 dipinti, mille poesie e pi¨´ di 3.000 sigilli. Anche alla vigilia dei vent¡¯anni, nel 1953, egli dipinse in un anno pi¨´ di 600 opere.

La pittura di Qi Baishi mostra una tecnica totale e una vasta gamma di soggetti. Era esperto in quasi tutti i campi, nello stile libero di tipo impressionistico, nello stile preciso e meticoloso, nei paesaggi e fiori e uccelli. Qi Baishi aveva una particolare sensibilit¨¤ per alcune delle cose pi¨´ comuni della vita quotidiana. Egli riusciva a trarre da questi oggetti ordinari sensazioni ricche e sincere e con il suo pennello geniale afferrare l¡¯essenza e l¡¯anima di tutte le cose della natura, rendendole pi¨´ vivaci, pi¨´ eleganti e pi¨´ ricchie di forza e del gusto della vita. E proprio attraverso le sue pennellate essenziali e vigorose che trasmette agli altri le proprie sensazioni, facendo condividere a chi quarda i suoi dipinti quei sentimenti di sana vitalit¨¤, gioia e bellezza. I fiori che dipingeva, come anche le ciliege e le nespole, sono quanto mai vivi e attraenti. Mentre le immagini di ogni specie di insetti, come libellule, farfalle, cavallette, mantidi, api, locuste e cicale, lasciano stupiti per la loro esattezza e finezza. Attraverso le trasparenti ali degli insetti, possiamo vedere i loro corpi che vorrebbero muoversi ma non possono; due macchie d¡¯inchiostro sui fianchi delle api danno la sensazione di percepire il vibrare delle ali e il loro ronzio. La raffinatezza non risiede solo nell¡¯abilit¨¤ con cui la peluria dell¡¯ape viene dipinta, ma pure nella commovente maniera espressiva e nella forza vitale che sprigiona dai corpi degli insetti. Lo stesso vale anche per le immagini degli animali: pesci e gamberi, granchi, passeri, martin pescatori, gazze, gatti, topi e pulcini. L¡¯inchiostro sfumato e nero lascia immaginare la trasparenza dei gamberi nell¡¯acqua e le delicate piume dei pulcini, ma ancora pi¨´ simpatici e verossimili risultano i giochi di pesci e dei gamberi, e la vispezza infantile dei pulcini. Gamberi, granchi e pulcini da lui dipinti vengono detti ¡°Tre meraviglie di Baishi¡±. Qi Baishi valorizz¨° le possibilit¨¤ dell¡¯inchiostro di china nel descrivere le immagini in modo realistico, arricchendo l¡¯inchiostro nero dell¡¯impressione delle tonalit¨¤ e delle variazioni cromatiche. Egli integr¨° con successo la tecnica tradizionale della pittura cinese a inchiostro con la propria abilit¨¤ giovanile di scultore e incisore minuzioso, formando un proprio particolare stile pittorico. Un uso cos¨¬ abile, essenziale e preciso del pennello e dell¡¯inchiostro, non sarebbe stato raggiungibile senza un assiduo affinamento e una lunga esperienza.

Sul piano teorico Qi Baishi ebbe sue peculiari opinioni artistiche. Egli propugnava lo studio degli antichi per assimilarne le esperienze, senza per¨° copiare meccanicamente. Bisogna assimilare il loro spirito per intraprendere una creazione autonoma. Egli sosteneva che i pittori debbano immergersi nella vita, ¡°facendo il ritratto a dieci mila insetti e insufflando la vita in cento uccellie¡± e per cercare nella vita la materia prima per la creazione artistica. Egli riteneva che il ¡°segreto della pittura ¨¨ che la bellezza risiede in un punto intermedio fra somiglianza e non somiglianza¡±: un dipinto non pu¨° essere fatto copiando pedissequamente un soggetto; cos¨¬ sar¨¤ troppo volgare; non si pu¨° neanche abbandonare la forma del soggetto, cadendo invece nella distorsione: di devono piuttosto rendere con precisione i tratti caratteristici delle cose. Queste sono opinioni estremanente penetranti e incisive.

Qi Baishi non fu soltanto un pittore molto attivo e serio, ma anche una persona onesta, sincera e generosa. Anche quando, ormai famoso, era in condizioni di discreto benessere, conduceva una vita piuttosto semplice: se tuttavia qualche parente o amico si trovava in difficolt¨¤ finanziaria, egli lo aiutava sempre con generosit¨¤.

Il popolo cinese ama moltissimo i dipinti di Qi Baishi, che definisce eminente maestro di pennello della pittura tradizionale cinese, e al tempo stesso un grande artista amante del paese nativo e della patria, del popolo e della pace. Per encomiare i suoi successi artistici, nel 1953, il Ministero della cultura gli confer¨¬ il titolo onorifico di ¡°Astista del popolo¡±; nello stesso anno, Qi Baishi fu eletto Presidente dell¡¯Associazione degli artisti cinesi; e nel 1956 ottenne il premio internazionale della pace conferito dal Consiglio mondiale della pace, diventando una notoriet¨¤ della cultira mondiale.

 
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