Li Kuchan (1898-1983)

Li Kuchan è stato un eminente artista contemporaneo cinese della calligrafia e della pittura. I suoi disegni di fiori e di uccelli, dallo stile libero di tipo impressionistico, hanno eretto un modello stilistico artistico sulla scena della pittura cinese. Quando è morto di malattia nel 1983, una nota personalità internazionale nella sua lettera di condoglianze ha definito la scomparsa consecutiva del signor Zhang Daquan (1899-1983) che risiedeva a Taiwan e dell’86enne Li Kuchan come: “una perdita per le scene della pittura cinese e anche una grande perdita per la pittura mondiale”.

Il vero nome di Li Kuchan era Li Ying. Nacque nel 1898 in una povera famiglia contadina nel distretto Gao Tang nella provincia dello Shangdong. Fin dall’infanzia nutrì un sincero amore per la belezza della natura e spesso disegnava sulla terra quello che vedeva usando ramoscelli e frammenti di tengole. Osservava e comprendeva minuziosamente il portamento di ogni passero e di ogni insetto che catturava per gioco per poi ritrarlo. Era interessatissimo agli affreschi policromi dei templi e desiderava diventare pittore.

Quando nel 1919 frequentava come studente-lavoratore l’Università di Beiping (Pechino), ebbe la fortuna di conoscere Xu Beihong, già conosciuto in tutto il paese per i suoi dipinti di cavalli. Sotto la sua guida, egli cominciò a studiare lo schizzo, poi si iscrisse all’istituto artistico statale per studiare la pittura occidentale. Durante questo periodo ebbe per maestro Qi Baishi, il più famoso pittore dell’epoca, per studiare la pittura di fiori e di uccelli dallo stile libero di tipo impressionistico. Questi due grandi maestri del pennello, Qi Baishi e Xu Beihong, hanno lasciato un’evidente e profonda influenza sui risultati artistici di Li Kuchan.

Durante gli anni di studio, Li Kuchan conduceva una vita molto dura. Tirava risciò per guadagnarsi da vivere e pagare le tasse scolastiche. Per fare gli szhizzi, raccoglieva spesso i mozziconi di matita buttati via dai suoi compagni. Per questo alcuni compagni gli diedero il soprannome di “Kuchan”, che vuol dire “Pittore povero”, incoraggiandolo a comprendere a fondo la teoria pittorica anche in quelle condizioni precarie. Qi Baishi apprezzava molto il suo talento; non solo non si faceva pagare le lezioni, ma spesso lo aiutava anche di tasca propria. Il già maturo pittore Qi Baishi gli incise anche personalmente un sigillo con tre caratteri cinesi: “Non arrestarsi neanche con la morte”, per fargli capire che l’arte è senza limiti. Preso come massima di vita l’insegnamento del maestro, Li Kuchan andò avanti sempre con coraggio, e animato dallo spirito di “non arrestarsi neanche con la morte se i dipinti non sbalordiscono la gente”, cercava di crearsi uno stile artistico proprio. All’età di 29 anni venne invitato come professore dall’Istituto artistico di Hangzhou, diventando un nome nel mondo pittorico cinese. Sul suo dispinto “Ibischi”, Qi Baishi tracciò la scritta: “Dipinto da Kuchan, il più bravo dei discepoli di Baishi”.

Li Kuchan non solo trasse profitto dall’essere istruito direttamente dai più celebri maestri del pennello, ma assunse anche ricco nutrimento dalla lunga e antica tradizione artistica del nostro paese. Utilizzando la tecnica occidentale per la propria pittura, si mise alla scuola degli antichi aprendo nello stesso tempo una nuova strada. Numerosi suoi dipinti di fiori e di uccelli hanno come sfondo grandi montagne e profonde valli, oppure immensi fiumi e laghi, che rendono imponenti le sue atmosfere pittoriche. Era anche specialista nel dipingere uccelli feroci e uccelli acquatici e le loro immagini hanno un’aria straordinaria al di là del comune. Egli usava solo l’inchiostro, in toni sfumati e raramente intenso. Le sue pennellate erano piane e precise, forti e vigorose. Per la perizia della pennellate nell’epoca moderna cinese, Li Kuchan è uno dei massimi esponenti.

Nella sua vita artistica durata ben mezzo secolo, Li Kuchan ci ha lasciato numerosi gioielli d’arte.

Sotto il pennello del veterano pittore, i valorosi falchi hanno una profonda allusione artistica e una forma plastica prorompente dalle pennellate audaci e disinvolte, rivelando uno stile peculiare. I falchi da lui dipinti vengono esagerati dipingendoli con corpi colossali, risultando così artisticamente grandi e solenni. I becchi e gli occhi dei falchi vengono dipinti in forme squadrate con linee e angoli, apparendo così più feroci e taglienti; le immagini sono modellate in maniera semplice e poderosa.

Dopo la fondazione della nuova Cina avvenuta nel 1949, Li Kuchan ha sempre insegnato la pittura tradizionale all’Accademia Centrale di Belle Arti. Insegnava non solo a molti studenti cinesi, ma anche a stranieri, come egiziani, indiani e cecoslovacchi. Il vecchio pittore è stato diligente e non si è separato mai dal pennello per tutta la vita, tanto che ancora sei ore prima di esalare l’ultimo respirito, copiava libri di esercizi di calligrafia, e sul tavolo da disegno erano disposti fogli e carta, pennelli e inchiostro preparati per dipingere.