Molti amici italiani conoscono
sicuramente il nome di Li Bai. Egli ¨¨ infatti uno dei tre maggiori poeti
cinesi dell¡¯epoca Tang, un intellettuale dignitoso ed amante della
patria che nutriva nobili aspirazioni politiche, che le avversit¨¤ gli
impedirono tuttavia di realizzare per tutta la vita. È impossibile
precisare quante poesie egli abbia composto, ma fino ad oggi ne sono
state conservate pi¨´ di novecento, a prova del suo ¡°genio poetico¡±.
La descrizone dei magnifici paesaggi della patria ¨¨ uno dei pi¨´
importanti temi trattati nelle sue composizioni. ¡°Difficile ¨¨ la
strada per Shu¡± ne costitisce un tipico esempio.
La
poesia si divide in tre parti che sviluppano il tema centrale da vari
angoli visuali.
La
prima strofe ¨¨ dedicata alla descrizione della strada e delle difficolt¨¤
incontrate nella sua costruzione.
Ahim¨¨, quanto ¨¨ insidiosa e alta!
Difficile ¨¨ la strada per Shu,
difficile pi¨´ che la scalata al cielo!
In tempi immemorabili, Can Cong e Yu Fu
fondarono il Regno di Shu.
Nei quarantottomila anni trascorsi,
n¨¦ uomini n¨¦
fumo oltrepassarono mai
i confini di Qin.
Ad ovest del Monte Taibai
un sentiero tracciato da uccelli,
serpeggiava fino alla vetta del Monte Emei.
La terra si spacc¨° e perirono gli eroi
sotto il monte squarciato,
nacque poi una scala sino al cielo
avvinta alle catene tra le rocce.
Questa strofe comprende fatti storici e leggende
mitologiche. Il poeta si riferisce ai regni di Shu e di Qin esistenti in
tempi molto remoti. Quanto al regno di Shu, non sono reperibili documenti
in grado di accertarne l¡¯anno di fondazione, ma gi¨¤ in materiali
risalenti all¡¯undicesimo secolo a.C., si trovano riferimenti alla sua
esistenza. Il regno di Qin, fondato nel nono secolo a.C., si trovava nei
pressi di Chang¡¯an, capitale della dinastia Tang. Tra questi due
piccoli regni separati da alti monti, per generazioni non vi furono pi¨´
contatti. Nel quarto secolo a.C. il regno di Shu fu annesso dal regno di
Qin.
Ricordando queste vicende
lontane ormai circa millesettecento anni dal periodo in cui viveva, il
poeta intende risalire alle origini della strada per Shu. I due versi
¡°La terra si spacc¨° e perirono gli eroi sotto il monte squarciato,
nacque poi una scala sino al cielo avvinta alle catene tra le rocce¡± si
riferiscono ad una leggenda. Si dice infatti che il regno di Qin avesse
l¡¯intenzione di annettere il regno di Shu. Per superare gli ostacoli
frapposti dai monti, il primo tram¨° un complotto ai danni del secondo,
offrendosi di regalare cinque buoi di pietra in grado di produrre oro. Il
regno di Shu lo tenne per vero e invi¨° cinque giganti ad aprire una
strada tra le rocce scoscese. Aperto il cammino, i cinque eroi perirono
tristemente. Invece dei buoi di pietra, il regno di Qin invi¨° un forte
contingente di truppe per procedere alla conquista del paese. Accostando
questo racconto mitologico alla storia della lunga separazione dei due
piccoli regni a causa degli alti monti, il poeta mette in risalto
l¡¯insidiosit¨¤ della strada per Shu, facendone il soggetto centrale
della composizione.
Nella
seconda strofe, con la descrizione degli ostacoli che i viandanti
incontrano nel cammino per Shu, ossia alte montagne, precipizi ed abissi,
il poeta continua ad insistere sulla pericolosit¨¤ del percorso.
Al
sommo, le alte vette fecero ritornare
il carro del sole trainato da sei draghi,
nel fondo, spumeggiano le onde
e il torrente s¡¯infrange in gorghi
Il volo della gialla gru
non s¡¯eleva a quell¡¯altezza,
la scimmia tenta il valico
ma se ne rivela incapace.
Per il Monte Fango Verde
quante spire si avvolgono
cento passi nove tornanti
tra le rocce scoscese.
Toccando le stelle e alzando la testa
il viandante trattiene il respiro per la paura,
con la mano premuta sul petto siede fra i lunghi sospiri.
Vuoi andare all¡¯Ovest, ma quando tornerai ?
Irta di pericoli ¨¨ la strada,
sulle rupi scoscese ¨¨ difficile arrampicarsi!
Non odi tra gli alberi antichi
il mesto grido degli uccelli,
il volo del maschio
che insegue la femmina tra i boschi...
E ascolti ancora sotto la luna il cuculo
che piange tutta la notte,
mailinconico delle vuote montagne.
Difficile ¨¨ la strada per Shu
difficile pi¨´ che la scalata al cielo,
solo a
sentirne parlare
i volti si sbiancano!
Alte catene ad un dito dal cielo,
i pini inariditi pendono
sugli orridi abissi.
I torrenti e le cascate gareggiano
nel fragore,
contro le rocce il rimbombo
fa rotolare
le pietre
e si ripercuote come il tuono
in mille e mille gole.
Con tale pericolo,
ahim¨¨, viandante,
perch¨¦ vieni da tanto lontano!
La poesia inizia con
l¡¯espressione: ¡°Ahim¨¨! Quanto ¨¨ insidiosa e alta!¡± In questa
strofe il poeta descrive nei particolari la vertiginosa altezza dei monti
attraversati dalla strada: le loro vette sono cos¨¬ elevate da fermare
l¡¯avanzata del Dio del sole, la gialla gru non riesce a superarle e la
scimmia si mostra impotente di fronte ad esse. Le vette dei monti distano
meno di un metro dal cielo, sul sentiero tortuoso del Monte Fango Verde
basta allungare la mano per toccare le stelle. Il viandante di passaggio
trattiene il respiro per la paura e non pu¨° fare a meno di arrestare il
passo e di sedersi, premendosi il petto e sospirando. L¡¯eusariente
descrizione dell¡¯altezza del Monte dimostra a fondo la pericolosit¨¤
del cammino. Li Bai, conosciuto come il massimo poeta romantico cinese,
utilizza qui le sue iperboli e metafore abituali. Oltre a presentare
l¡¯insidiosit¨¤ della strada e il timore del viandante che la percorre,
il poeta introduce anche il quadro naturale per accentuare il senso di
solitudine e di desolazione della zona. Lungo la strada, il richiamo
degli uccelli si perde fra gli alberi antichi. La notte non si ode che il
malinconico pianto dei cuculi. Perci¨° il poeta afferma che solo a
sentire nominare questa strada, i viandanti si sbiancano in volto.
Nella
terza ed ultima strofe, il poeta descrive la pericolosit¨¤ del Passo
della Spada, collegandola alla situazione politica della zona di Shu di
allora, per rendere ancora pi¨´ evidente la difficolt¨¤ di raggiungerla.
Il pericoloso Passo della Spada
sporgente si erge,
da diecimila attaccanti
un sol uomo lo difende.
Se si rivela non fidata la sentinella,
diventa furioso come uno sciacallo.
Di giorno fuggi la feroce tigre,
di notte i lunghi serpenti
digrignano denti avidi di sangue
e recidono gli uomini come piante di canapa.
Si dice sia un luogo piacevole
la citt¨¤ di Broccato,
ma ¨¨ meglio tornare presto a casa.
Difficle ¨¨ la strada per Shu,
difficile pi¨´ che la scalata al cielo,
mi volgo
indietro e guardo all¡¯Ovest:
un lungo sospiro!
Il Passo della Spada ¨¨ un punto di transito
obbligatorio per accedere alla zona di Shu ed ¨¨ di per s¨¦ una fortezza
naturale facile da difendere e difficile da attaccare. Le autorit¨¤
installarono qui un avamposto chiamato Passo della Porta della Spada.
Nella storia, chi riusc¨¬ ad occupare questa roccaforte, divent¨° re
della zona. Perci¨° il poeta afferma che se la sentinella incaricata di
difendere il Passo si rivela non fidata, ¨¨ molto probabile sia uno
strumento nelle mani dei nemici della corte. La citt¨¤ di Broccato era il
centro politico della zona di Shu e corrisponde all¡¯attuale Chengdu,
capoluogo della provincia del Sichuan. Il poeta ritiene che nella citt¨¤
non valga la pena rimanere a lungo, per cui esorta le genti ad
allontanarsene quanto prima. Infatti nella zona forze malvagie, che il
poeta definisce ¡°feroci tigri e lunghi serpenti¡±, digrignano denti
avidi di sangue e recidono gli uomini come canapa. In questi versi, la
pericolosit¨¤ della strada per Shu ¨¨ in realt¨¤ una metafora per
esprimere la sua apprensione per la crisi politica in atto nel paese. In
effetti, non molto tempo dopo, ebbe luogo una grave ribellione militare,
protrattasi per sette anni, che costrinse l¡¯imperatore a fuggire dalla
capitale. La dinastia Tang, fiorente per centoquarant¡¯anni, volgeva
ormai al declino. Ci¨° dimostra quanto fosse realistica la preoccupazione
del poeta. Tuttavia alcuni studiosi ritengono che la composizione si
riferisca solo a semplici motivi paesaggistici senza altro particolare
significato .
È
comunque una realt¨¤ il fatto che per tutta la vita, il poeta Li Bai non
ebbe mai l¡¯occasione di vedere avverata la sua aspirazione alla
prosperit¨¤ del paese e del popolo. A quarantadue anni, egli fu chiamato
dall¡¯imperatore Li Longji con l¡¯incarico di scrivere versi che
magnificassero la vita della corte. Adirato e offeso per questo
trattamento da giullare, egli si dimise abbandonando la reggia. Trascorse
poi la maggior parte della sua vita in peregrinazioni, lasciando le sue
impronte in quasi tutta la Cina, sia a sud che a nord del Fiume Azzurro,
nell¡¯ammirazione della bellezza e maestosit¨¤ dei monti e dei fiumi
della patria. Durante i suoi viaggi, si accost¨° spesso ai taoisti che
nutrivano il culto per la natura e ai galantuomini che detestavano il
mondo e le sue vanit¨¤. Tali esperienze formarono il carattere di Li Bai,
franco, ottimista ed amante della libert¨¤ e il suo stile poetico
romantico. Inoltre fornirono al poeta una ricca messe di argomenti per le
sue composizoni che descrivono i maestosi e magnifici monti della patria,
riflettono le sofferenze del popolo e smascherano la corruzione e la
lussuria dei potenti.
L¡¯intensit¨¤
dell¡¯ispirazione del poeta, in particolare il suo grande amore per la
bellezza e l¡¯implacabile odio per le brutture, lo inducono a ricorrere
spesso nelle sue composizioni alle iperbole; per di pi¨´, la sua abilit¨¤
nel collegarsi alla mitologia ed ai canti popolari rende le sue opere
molto ricche di fantasia e di colore. La profonda impressione suscitata
dalla lettura di ¡°Difficile ¨¨ la strada per Shu¡± ne ¨¨ la conferma.
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