Il Parco Beihai ¨¨ una delle zone pi¨´ belle di
Pechino, e la sua evoluzione e il suo sviluppo sono strettamente legati a
quelli della citt¨¤ di Pechino.
La storia del Parco Beihai risale al 1179, quando
un¡¯imperatore della dinastia Jin fece scavare un lago, chiamato
Xihuatan e in seguito ordin¨° la costruzione del Palazzo Daning
sull¡¯isola Qionghua, un isolotto formatosi in seguito ai lavori di
scavo. Tutto questo avveniva nella periferia nord-est di Zhongdu, allora
capitale dei Jin. Il giardino imperiale, costruito 800 anni fa ¨¨ oggi
l¡¯attuale Parco Beihai.
Quando Pechino divenne la capitale della dinastia
Yuan, il primo imperatore Kubilay Khan fece allargare l¡¯isola di
Qionghua cambiando il suo nome in Montagna della Longevit¨¤ Millenaria ed
si trovava praticamente al centro della capitale.
Con la dinastia Ming, il Lago conobbe ulteriori
trasfomazioni: venne infatti suddiviso negli attuali: lago del Nord, lago
del Centro e lago del Sud. Il Palazzo di Guanghuan che era stato eretto
sull¡¯isola, fu distrutto nel 1579 da un terremoto.
Sotto il regno di Qianlong della dinastia Qing,
furono realizzati importanti lavori di restauro e trasformazione; sulle
rovine del Palazzo di Guanghan venne innalzata nel 1651 la Pagoda Bianca
e il parco fu rimesso a nuovo e ingrandito. I lavori furono terminati
dopo 30 anni e allo stesso periodo risalgono gli edifici tuttora
esistenti, soprattutto quelli lungo la sponda settentrionale ed orientale
del lago.
Nel 1925, il giardino imperiale fu aperto al
pubblico.
Nel 1951, iniziarono costosi lavori di restauro;
dragato il lago, si gett¨° un ponte in marmo tra Beihai e Zhong-Nanhai,
chiamato il Ponte della Tartaruga d¡¯Oro e dell¡¯Arcobaleno di Giada.
Il Parco ¨¨ circondato da un muro, nel quale si
aprono tre porte: Est, Sud e Nord.
Il Parco Beihai copre una superficie di 68 ettari ed
oltre met¨¤ di essi sono costituiti dal lago. Frutto del lavoro di
migliaia di architetti e artigiani, rappresenta una gemma
dell¡¯architettura classica cinese. La disposizione del parco, la
concezione delle sale, delle torri, dei padiglioni e la scelta
dell¡¯ambiente sono assolutamente unici.
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