La pittura di ferro battuto

Un gruppo di artisti sono impegnati nel dipingere: i loro pennelli sono martelli e incudini e il loro colore è il ferro. Dalle loro mani escono una foglia di albero, un uccellino, un pino verde...

In tutta la Cina, c’è solo una località che produce pitture di ferro battuto. È la città di Wuhu, della provincia dell’Anhui, nella Cina sud-orientale. La città di Wuhu è situata sulla riva del Fiume Yangtze ed è famosa sin dall’antichità per il suo paesaggio e per le sue pitture di ferro battuto. Gli artisti fanno con il ferro battuto abbozzi di pitture, i cui soggetti variano da personaggi, alberi, fiori, uccelli, quadrupedi, fino al paesaggio. Oltre ai quadri da appendere, essi fanno anche dei paesaggi in miniatrua, monti finti e altre opere. Le pitture di ferro battuto sono coperte da una vernice nera protettiva. La tecnologia di cottura della vernice può conservare il colore per centinaia d’anni.

Da dove viene quest’arte del ferro battuto? La storia delle sue origini è molto interessante. Se non ci fosse stato un disaccordo tra un fabbro e un pittore che vissero trecento anni fa, non ci sarebbe stata la pittura di ferro battuto. Ecco la storia: c’era un fabbro esperto che si chiamava Tang Tianchi e che amava dipingere nel tempo libero. Voleva imparare quest’arte da un pittore che gli era vicino di casa. Ma questo pittore lo disprezzava e rifiutò la sua richiesta. Questa umiliazione indignò il fabbro ed egli decise di fare da solo. Prendendo il martello come pennello e il ferro come inchiostro, egli fece un quadro con fili e fogli di ferro battuto, la cui immagine e i contorni erano molto chiari. Con i suoi instancabili sforzi, il fabbro esperto creò una nuova forma di pittura: la pittura di ferro battuto cinese. Da allora Tang Tianchi divenne famoso nel campo dell’arte.