Costumi popolari e artigianato a Wenzhou
  2012-05-22 14:06:56  cri

Gabri: Cari amici, parlando di Wenzhou, non si possono dimenticare le feste popolari. Ora torniamo al Museo dei costumi popolari dell'università della città, dove si trova una bella raffigurazione in merito: Baijiayan, che si tiene per strada a capodanno, è una festa dei clan familiari, ripristinata da poco a scopi turistici. Il direttore del Museo dei Costumi popolari, Lai Shiqiu, ci ha illustrato un'altra festa: "Lanjiefu è una festa civile che si tiene per strada il primo giorno del secondo mese lunare, in cui i negozi appendono delle magnifiche lanterne e si tengono danze del leone e spettacoli di opera. Per l'opera, due compagnie si esibiscono su palchi posti l'uno di fronte all'altro, e nella gara vince quella che attira il pubblico maggiore". 

Gabri: Nel corso della nostra visita a Wenzhou, in un tempio di campagna dedicato al generale Yang, un personaggio storico locale mitizzato, ci siamo imbattuti in uno spettacolo di Opera di Pechino, e non di opera locale, perché gli anziani del posto la preferiscono. "La nostra compagnia si chiama Wansong (dei diecimila pini) ed è formata da una quarantina di artisti professionisti dello Shandong. Io interpreto la parte del 'wusheng', il giovane guerriero. Siamo tutti diplomati di istituti dell'opera".

Gabri: Un anziano spettatore ci ha detto: "Mi piace molto l'opera, e vengo sempre agli spettacoli, che sono organizzati dal villaggio. Noi preferiamo l'opera di Pechino, per la gestualità e il ritmo, e i giovani l'opera locale Yue".

Gabri: Cari amici, alle feste non mancano le cene e gli spuntini. Per esempio, accanto al palco dell'opera, i cuochi erano impegnati in cucina a preparare manicaretti come la zuppa di polpette di pesce, i vermicelli di riso fritti con verdure, i gamberetti...

Qian: Mamma mia, mi fai venire l'acquolina in bocca... parliamo d'altro!

Gabri: Subito! Parleremo delle grandi case tradizionali di Wenzhou, a due piani, in legno e con diversi cortili. Un motivo decorativo ricorrente è quello del cervo bianco, spesso raffigurato per terra nel cortile di ingresso. Infatti, secondo la leggenda, al tempo della costruzione della città un cervo bianco indicò la posizione della cerchia delle mura, che non si riusciva a stabilire per via del terreno umido del posto. 

Qian: I mobili tipici delle case tradizionali sono i tavoli "baxianzhuo", quadrati, che servivano per le cene familiari, i grandi letti in legno chiusi, scolpiti e indorati, e vari tipi di sedie.

Gabri: Certe sedie basse usate dalle donne per il pediluvio sono dotate di un cassetto per riporvi l'asciugamano. Splendide anche le casse in legno per gli abiti, per non parlare degli "edou", bacinelle in legno col manico a forma di collo d'oca, con due usi: quelle rotonde servono per il bucato e quelle ovali per il pediluvio delle donne.

Qian: Nel corso di una visita al villaggio di Shangbutou, della cittadina di Tengqiao, presso Wenzhou, abbiamo conosciuto la famiglia Xia, impegnata nel lucroso commercio di mobili antichi: "Raccogliamo mobili da più di vent'anni, li ripariamo e li vendiamo a gente di Ningbo, che poi li rivende in Cina e all'estero. Coltiviamo anche la terra e nel tempo libero raccogliamo mobili, soprattutto le nostre donne". 

Gabri: Tuttavia il grosso del business è finito: nelle campagne è stato tutto venduto, e i mobili antichi rimasti sono pochissimi… 

Qian: Cari amici, le case antiche sono affascinanti, ma chi ci vive spesso non ha i servizi e l'acqua corrente, e per via del legno, non mancano gli insetti.

Gabri: Come afferma il direttore del Museo dei Costumi popolari di Wenzhou, Lai Shiqiu: "Anche a Wenzhou le vecchie case spariscono, perché la gente vuole vivere come in città e non può costruire che sul terreno della vecchia casa. Come proteggerle? Alcune vengono trasformate in albergo e dotate di gas, servizi igienici e TV, ma come restaurare è un tema difficile. A Yongjia, nel villaggio di Linkencun, nel nord della vallata di Nanxijiang, esiste un piano di tutela nostro, perché i locali avevano iniziato a costruire nuove case, ma poi le hanno distrutte e ricostruite all'esterno, su nostro consiglio, per mantenere l'aspetto originale del borgo".

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