Per finire, la nostra ultima parola chiave è "il controllo delle previsioni sull'inflazione". Attualmente si sta verificando un rincaro dei prezzi di parte di generi alimentari e di prodotti pubblici, quali elettricità, acqua e benzina, con la disponibilità di credito in massiccia crescita, provocando la preoccupazione della società. Il 21 ottobre, la riunione permanente del Consiglio di Stato ha inserito per la prima volta il "controllo delle previsioni sull'inflazione" nei contenuti centrali di aggiustamento e controllo macroeconomico, insieme al mantenimento della crescita e alla ristrutturazione settoriale.
Il fulcro del lavoro, da un punto di vista delle politiche monetarie, consiste nel mantenimento di un'offerta monetaria adeguata alla congiuntura macroeconomica. La conferenza centrale sul lavoro economico ha sottolineato la necessità di seguire da vicino i cambiamenti dell'andamento economico interno e esterno e controllare al meglio la velocità di crescita di credito monetario.
Le previsioni sull'inflazione non indicano l'inflazione reale. In realtà, prima di diventare positivo a novembre, l'indice dei prezzi al consumo (CPI) è risultato negativo per 9 mesi consecutivi, con i vari indici dei prezzi complessivamente ancora negativi nei primi 11 mesi; attualmente non esiste inflazione.
Un responsabile del Dipartimento dei prezzi della Commissione statale per lo sviluppo e la riforma ha osservato che con l'attuale domanda aggregata ancora non sufficiente, una semplice rapida crescita della fornitura monetaria non basta a causare l'inflazione dell'economia reale. Nel prossimo periodo, il livello complessivo dei prezzi al consumo continuerà a mantenere una stabilità di base.
1 2 3 4 5 6 7