Passiamo alla terza parola chiave, la "riforma del sistema sanitario". Nell'anno di risposta alla crisi finanziaria, si è frequentemente osservata la parola "mantenimento", tuttavia, la "difesa" non può sostituire l'"attacco". Quanto più difficile si presenta il quadro economico, tanto più evidente il ruolo della previdenza sociale come valvola di sicurezza e ammortizzatore. La riforma del sistema farmaceutico e sanitario, ponderata da molti anni, è stata avanzata lo scorso aprile.
Il nuovo piano di riforma sanitaria propone con chiarezza di fornire il sistema sanitario e farmaceutico di base come prodotti pubblici all'intero popolo e di innalzare entro tre anni il tasso di copertura delle assicurazioni sanitarie di base oltre il 90%; svolgere la riforma sperimentale degli ospedali pubblici per porre in rilievo il suo interesse pubblico; promulgare i prezzi guida statali di farmaci di base al dettaglio per alleviare il carico fiscale relativo che grava sul popolo; sviluppare progetti di servizio sanitario pubblico di base, quali la creazione di un archivio sullo stato di salute degli abitanti, al fine di innalzarne complessivamente il livello: tutto ciò richiederà uno stanziamento di 850 miliardi di RMB da parte dei governi a vari livelli.
"La riforma sanitaria mira non soltanto ad innalzare il livello di salute del popolo, ma anche ad eliminare le preoccupazioni nell'aumentare i consumi. Si tratta di un lavoro enorme ed estremamente difficile, sul quale non possiamo eccedere in ottimismo. Per il momento la cosa più importante è portare l'entusiasmo dei governi locali ad ampliare il margine della riforma, per arrecare reali benefici al popolo", ha osservato il vice direttore dell'Istituto di pubblica amministrazione dell'Università del Popolo cinese, Xu Guangjian.
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