Le opere Niren Zhang, nella loro ricerca della perfezione attraverso la rappresentazione delle espressioni del volto umano, sono state una forma d'arte del tutto nuova per me. Nel vederle mi sono venute in mente le maschere che gli attori indossavano in passato nel teatro in Italia, ma una loro versione tridimensionale e più completa…oltre che connotata da elementi culturali orientali! Quest'arte raffinata che è riuscita a rappresentare le sfumature delle espressioni umane in tre dimensioni è un'altra forma d'arte sviluppatasi a Tianjin, ed è tra le più difficili perché vuole catturare la dinamicità dell'anima, lo stesso artista che abbiamo incontrato, tramandatore di sesta generazione dei niren zhang, Zhang Yu, ci ha detto che spesso non si è in grado di esprimersi completamente nell'opera per via dell'enorme pressione data dai limiti di tempo per portarla a termine, e che il processo di espressione attraverso l'arte è un processo lungo dato da una continua ricerca, una continua negazione di sé dovuta all'insoddisfazione e ai dubbi, e da un continuo correggersi, ma che può infine portare ad avvicinarsi alla realizzazione dell'espressione di sé stessi.
Nonostante tutte queste forme d'arte siano forme d'arte tradizionali tipiche della Cina, il linguaggio che parlano e la presentazione data dai rispettivi artisti ha suscitato in me le stesse emozioni provate crescendo nei momenti di contatto con nuove forme d'arte, ed ha risvegliato in me l'emozione di esprimere chi siamo attraverso l'arte. Devo dunque dire grazie alla città di Tianjin per il suo patrimonio culturale immateriale unico, per essersi presa cura di salvaguardare cosa al mondo vi è di più prezioso, cosa al mondo è in grado di parlare direttamente al cuore della gente andando oltre tutte le diversità e realizzando una vera "armonia di due mondi".
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