La possibilità di incontrare i rappresentanti di altre due forme d'arte della città facenti parte del patrimonio culturale immateriale del Paese, ovvero del Nianhua di Yangliuqing e del Nirenzhang, sono stati altri due momenti inaspettati regalati da Tianjin, altri due momenti in cui la storia e la cultura della città, la storia e la cultura di tutta la Cina, mi veniva trasmessa dai rappresentanti di tali forme d'arte. Il linguaggio che parlano tali forme d'arte è, come lo è sempre, universale. Tuttavia, lo speciale apprezzamento che ho per le forme d'arte orientale viene dal fatto che esse sembrano porre enfasi sulla perfezione, sull'universalità che deriva dai significati intrinsechi dell'opera piuttosto che sulla perfezione estetica. All'apparenza, come gli artisti stessi ci hanno spiegato, le opere appaiono esteticamente gradevoli e semplici. Ma dietro all'apparente semplicità si cela una perfezione di significati, la ricerca di un perfetto equilibrio.
La capacità dell'arte orientale di saper cogliere il tutto attraverso la maggiore semplificazione possibile è ciò che ai miei occhi la rende così insuperabile e per cui la prediligo. Il nianhua "nian nian you yu", l'opera maggiormente rappresentativa dell'arte dei nianhua, è un esempio perfetto di quanto appena detto. Si tratta di una forma d'arte popolare sviluppatasi durante la dinastia Ming, ma che oggi continuiamo ad apprezzare alla stessa maniera proprio per la sua perfezione senza tempo, data dal connubio tra gli armoniosi tratti estetici dell'opera, la presenza di tutti gli elementi (yin, yang, fortuna, speranza, felicità) e l'equilibrio tra gli elementi rappresentati e la loro pronuncia omofona a elementi di buon auspicio. Personalmente, per la mia casa sceglierei proprio opere d'arte tradizionali cinesi, perché raccontano non una storia che mi è estranea ma una che appartiene a tutti!
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