Q: Gabri, ma io muoio dalla voglia di sapere qualcosa sul villaggio di Guoliang!
G: Comincio subito! Beh, l'attrazione principale è la strada costruita nella roccia dagli abitanti dal 1972 al 1977, secondo lo spirito del presidente Mao Zedong che con i suoi sforzi, l'uomo può dominare la natura.
Q: Hai ragione, negli anni settanta del secolo scorso, questo spirito ha creato dei miracoli in Cina. Per esempio il Canale Bandiera Rossa, vero?
G: Sì, che è stato scavato nei Monti Taihangshan a Linzhou, presso Anyang, nello Henan, non lontano da Guoliang.
Q: Gabri, a Guoliang hai incontrato qualcuno dei costruttori della strada?
G: Certo, e non solo uno, ma quattro! Il primo l'ho incontrato per caso per strada. Un anziano stava intrecciando un cestino di vimini davanti alla porta di casa, mi sono avvicinata e gli ho chiesto se aveva partecipato ai lavori, e mi ha detto di sì! Così abbiamo cominciato a parlare, nel frattempo è venuto giù un temporale, allora ci siamo trasferiti all'interno della casa per ripararci dalla pioggia.
"Ero un capo allora, per cui nel 1999 il partito mi ha offerto questa scritta con il mio nome, Shen Mingkai , che dice: 'lotta ardua per la felicità di Guoliang'".
G: Shen Mingkai ha tirato fuori da una cassa di legno il rotolo della dedica, in realtà con due buchi in alto, forse opera dei topi, e me lo ha mostrato con orgoglio. Al tempo dei lavori aveva 41 anni, adesso ne ha 85.
Q: Gabri, dimmi com'era la casa…
G: Beh, molto semplice: ci siamo seduti su due panchette, c'erano un tavolo a muro, due casse di legno e della roba ammucchiata ovunque, come si addice a un anziano di campagna che vive da anni da solo. Infatti Shen Mingkai è vedovo da 9 anni, e vive qui nella casa avita, mentre i figli hanno aperto una locanda nel villaggio.
Q: Ti ha detto come hanno costruito la strada?
G: Certo!
"Lavoravamo a gruppi di 3, scavavamo nella roccia e mettevamo le mine. A mezzogiorno mangiavamo della zuppa di mais. E' stato molto difficile, il governo della circoscrizione non voleva che costruissimo la strada, era molto pericoloso per le mine, ma noi abbiamo insistito".
G: Infatti la strada nella roccia è lunga 1,5 km e mettere le mine era pericoloso, oltre che costoso. Shen Mingkai dice che prima non avevano una strade decente, ma solo una gradinata quasi a 90 gradi lungo una parete rocciosa, lungo la quale donne e uomini dovevano avventurarsi per uscire e entrare nel villaggio.
Q: Che roba? Hai visto la gradinata?
G: Certo! Per arrivare dal villaggio, prima bisogna superare un monte! I gradini sono di roccia, molto ripidi, circa 800, per cui non ho avuto il coraggio di scendere… come avrei fatto a risalire?
Q: Mamma mia! Però dev'essere spettacolare!
G: Eccome! Si chiama Tianti, la scala del cielo, per dare un'idea della cosa! Un po' più lontano si trova la frazione di Huitiaozhan, della "stazione della riunione della fuga", formata da una decina di casette di pietra, da cui si gode lo spettacolare paesaggio della vallata circostante.
Q: Immagino!
G: Qui ho fatto colazione verso le sette da un signore del posto, a base di zuppa di mais, patate affettate e peperoncini, e due mantou, panini al vapore, la mia migliore colazione da anni, devo dire!
Q: All'aria aperta, all'ombra degli alberi, mentre gli uccelli cantavano, non è così?
G: Hai ragione! Questo signore torna d'estate al villaggio per accogliere i visitatori, che sono parecchi, fra cui molti artisti, attirati dalla bellezza del paesaggio. La moglie e il figlio vivono nel capoluogo del distretto, perché qui non ci sono scuole.
Q: Quindi d'inverno il posto si svuota, immagino..
G: Sì. Questa frazione risale all'epoca Han, duemila anni fa: un tale Guo Liang, che guidava una rivolta di contadini, dopo avervi tenuto una riunione con i seguaci, decise di trasferirsi con loro nel vicino Shanxi, per cui il posto è stato chiamato "stazione della riunione della fuga".
Q: Immagino che un luogo così remoto sia un ottimo rifugio in tempi di guerra!
G: Certo! Il villaggio di Guoliang, che si trova dall'altra parte del monte, ha preso il nome da lui. Per sfuggire all'accerchiamento, questo Guo Liang fece appendere agli alberi delle pecore e dei tamburi, e le pecore sgambettando fecero risuonare i tamburi, coprendo così il rumore della fuga dei ribelli.
Q: Mi sembra uno stratagemma originale!
G: Sì. Però il villaggio di Guoliang è abitato da gente di cognome Shen, e non Guo. Questa casata degli Shen si rifugiò qui in epoca Song da Hongtong,nello Shanxi. Come il signor Shen Mingkai che ho incontrato per strada, e il famoso Shen Mingxin, il segretario del villaggio che decise la costruzione della strada nella roccia, e che è mancato nel 1986, a soli 58 anni di età.
Q: Radio Globale, cari amici, ben ritrovati a Easycafè, con QianCan…
G: …e Gabriella, ciao a tutti! Ora torniamo al villaggio di Guoliang, nella provincia cinese dello Henan, famoso per la sua strada scavata nella roccia negli anni settanta del secolo scorso.
Q: Immagino che abbiano fatto tutto a mano, con i picconi, vero?
G: Certo! Con i picconi e con le mine! La strada è impressionante! Segue la parete rocciosa a 90 gradi, e ha delle cavità di aerazione da cui si vede la parete della gola di fronte, e una serie di curve in discesa, fino ad arrivare al fondovalle. Dalla strada sulla parete di fronte, la vista è impressionante: la strada emerge come una serie di cavità rettangolari, con un tratto a cielo aperto, che poi rientra nella roccia…
Q: Una strada del genere attira molti visitatori, vero?
G: Certo! Devo confessare che non ero affatto sola a Guoliang, ma in compagnia di centinaia di turisti cinesi in ferie per la festa del Duanwu, delle barche-drago, con a tracolla le macchine fotografiche più moderne!
Q: Quindi gli abitanti di Guoliang guadagneranno parecchio con i ristoranti e con le locande, immagino…
G: Hai ragione, nella vallata, accanto al torrente, è spuntata una serie di edifici nuovi, ristoranti e alberghetti, sempre pieni nei fine settimana e durante le festività. La parte vecchia del villaggio si trova sul pendio del monte, con le sue case di pietra a due piani, i gradini e le macine di pietra, che creano uno spettacolo unico.
Q: Ma quanti abitanti ha il villaggio?
G: Circa 300, un'ottantina di famiglie, che però vivono qui soprattutto d'estate. La vita qui è sempre stata dura. Ora ridiamo la parola a Shen Mingkai, 85 anni, che ha partecipato alla costruzione della strada nella roccia: "Non ho frequentato la scuola perché non potevo, per mangiare sono andato a mendicare nello Shanxi, poi ho combattuto contro i giapponesi e i nazionalisti e sono rimasto ferito alla testa e alle gambe. Ricordo ancora che in cielo passavano gli aerei giapponesi che andavano a bombardare nello Shanxi. Poi sono entrato nel PCC e sono diventato capo del villaggio, anche se sono analfabeta".
G: Shen Mingkai ricorda che prima del 1949, la poca terra coltivabile del villaggio era nelle mani dei proprietari terrieri, a cui gli affittuari dovevano dare metà del raccolto, quindi mancavano sempre di cibo. Dopo il 1949, hanno ottenuto le terre e tutto è cambiato. Coltivano mais, patate, i tuberi "shanyao" e soia, e hanno alberi di lazzeruole, castagni, peri e meli. Egli ha messo in risalto:
"Ho sempre lavorato per servire il popolo."
G: Adesso Shen Mingkai gode di un sussidio dal comune, guadagna qualcosa dalla vendita dei suoi canestri, e naturalmente è aiutato dai figli, che hanno in ristorante nel villaggio. E' anche diventato una celebrità del cinema, partecipando come comparsa a numerosi film che sono stati girati nel villaggio!
Q: Davvero?
G: Sì, ma di questo parleremo di seguito! Shen Mingkai ha aggiunto:
"I miei nipoti sono all'università e alle superiori, sono intelligenti, e io sono molto contento per questo! Vivono in città, a Huixian, dove si è trasferita molta gente del posto, che poi è tornata per via del turismo".
G: Da questa affermazione, capiamo i grandi cambiamenti che sono avvenuti in questo villaggio, vero?
Q: Certo, e in tante altre zone remote della Cina!
G: Mentre parlavo con Shen Mingkai, il temporale è terminato, allora ho ripreso il cammino, alla ricerca degli altri anziani che hanno partecipato alla costruzione della strada nella roccia. Ma gli ho dato appuntamento per il pomeriggio del giorno seguente, per ritirare il cestino di vimini che stava intrecciando!
Q: Quindi, cari amici, nella seconda parte del programma ascolteremo insieme la continuazione del racconto di Gabriella su questa impresa straordinaria…
G: Rimanete con noi, a fra poco!
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