Bianca: Ora torniamo al protagonista del nostro programma di oggi, Zhang Jincheng, con cui abbiamo visitato alcuni antichi villaggi nel corso di una recente visita nel Zhejiang, e che ora continuerà a parlarci della sua passione, le antiche lanterne: "Un tempo a Wenzhou esistevano ben 150 botteghe di lanterne, la più famosa delle quali era 'Qingsantai': questa bella lampada nuziale è di sua produzione, e risale all'inizio del XX secolo. Le lanterne più belle servivano per le cerimonie nuziali e di compleanno, e recano scritte augurali varie".
Gabri: Naturalmente, parlando di lanterne, non si possono dimenticare le candele, di cui Jincheng possiede dei bellissimi esemplari per nozze, rosse con motivi in legno scolpiti. Egli ci ha fatto notare: "Un tempo in Cina le candele avevano un sostegno interno di canna, proprio come dice la famosa poesia di Li Shangyin (813-858) 'Senza titolo':
相见时难别亦难,东风无力百花残。
春蚕到死丝方尽,蜡炬成灰泪始干。
Com'è difficile incontrarsi, è difficile separarsi,
il vento dell'est non ha forza, cento fiori appassiscono.
Il baco emette seta fino alla morte, la candela diventa cenere, le gocce iniziano ad asciugare.
Bianca: "La candela diventa cenere" del verso indica proprio il sostegno centrale di canna. Jincheng ha aggiunto: "Le scritte sulle antiche lanterne avevano uno scopo didattico, di insegnamento morale, come pure le incisioni su legno e mattone delle case".
Gabri: Una rarità della collezione di Jincheng sono i documenti di vendita e spedizione di petrolio di compagnie cinesi (Guanghua) e straniere (Texas Company, Asia Company), degli anni '20, che rifornivano i consolati esteri in Cina alla fine dell'800 e all'inizio del '900. Jincheng li ha scoperti a Shanghai, in cinque anni di tempo, ma ottenerli non è stato facile e ha dovuto fare ripetuti viaggi nella città. A Shanghai ha anche trovato le bellissime lampade a petrolio in vetro della sua collezione, un centinaio, inglesi e tedesche, che ora fanno bella mostra nello studio. Tutto questo prezioso materiale sarà sistemato nel museo che Jincheng intende costruire nel complesso del ristorante, sulla riva del lago, in mezzo al verde. Il piano esiste già, manca solo l'approvazione del governo.
Bianca: Naturalmente facciamo i migliori auguri a Jincheng, affinché realizzi al più presto il suo sogno del museo... Dopo i successi nello sport e nel collezionismo, non dimentichiamo che il giovane gestisce anche con la moglie un ristorante-agriturismo, molto frequentato e apprezzato sia per la cucina che per l'ambiente rustico, e naturalmente per i gioielli d'arte disseminati qua e là, per la gioia dei clienti. Ma ora ridiamo la parola a Jincheng: "Nel cortile ho sistemato delle pietre scolpite provenienti da alcune antiche residenze, che reggevano stendardi, e vecchi legni con cui ho realizzato panche e tavoli rustici. L'ambiente speciale attira molti fotografi, oltre che per la cucina, anche per l'arte e la natura. Il nostro ristorante ha dieci anni, abbiamo costruito tutto dal nulla, sia l'edificio che il giardino, perché prima la zona era abbandonata. In tutto gestiamo cinque ristoranti, sempre affollati, al punto che durante le ferie e nei weekend occorre fare la coda per avere un tavolo. Questo perché utilizziamo ingredienti sani, pesce fresco, che acquistiamo al porto, senza conservanti, e verdure nostrane che coltiviamo noi. Abbiamo un vecchio forno che brucia legna di susino e di altri alberi da frutto, che ci costa molto, ma il gusto dei piatti è diverso e i clienti sono soddisfatti. La nostra è una cucina tradizionale, e ogni specialità viene preparata in grandi calderoni, una sola volta al giorno".
Gabri: Un'ottima cucina, possiamo garantirlo, vero Bianca?
Bianca: Eccome! Mi sono molto piaciuti i "chaofen", i vermicelli di riso fritti alle verdure..
Gabri: Per non parlare dei filetti di pesce da intingere nella salsa, una specialità locale, come pure la zuppa di pesce e verdura, dei gamberetti, dei germogli di bambù freschi, della lattuga locale, morbida come crema, del doufu (formaggio di soia) fresco preparato in casa, e del tè ai fiori profumati...
Bianca: Insomma, una visita all'agriturismo di Jincheng garantisce una doppia soddisfazione, spirituale e mondana...
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