Gabriella: E' stato più volte campione cinese di ciclocross e il 31 dicembre 2006 è salito in bicicletta sulla cima della Jinmao Tower di Shanghai (88 piani, 420,5 metri di altezza), superando 1.958 scalini, il che gli è valso un primato Guinness.
Bianca: Adesso è un affermato professionista della ristorazione, e, cosa ancora più importante per lui, un collezionista di lanterne e di antichità varie.
Gabri: A soli 28 anni, Zhang Jincheng ha raggiunto dei risultati che molti non riescono ad ottenere in tutta la vita, frutto di uno spirito di sacrificio e di una forza di volontà indomabili.
Bianca: Alto e robusto, un viso attento che si apre spesso in ampi sorrisi, occhiali con montatura scura, Jincheng indossa un corpetto nero di lino che gli dà l'aria di un giovane signore del passato. L'abbiamo incontrato nel suo ristorante-agriturismo alla periferia di Wenzhou, una città portuale della provincia del Zhejiang, un rustico edificio in legno a due piani, fra stagni, alberi e cespugli fioriti.
Gabri: Questo paradiso naturale è rallegrato da una decina di cani di diverse razze, visto che sia Jincheng che la giovane moglie, Jianhui, li amano molto. Sul piazzale antistante, un tavolo lungo una decina di metri ricavato dalle assi di una vecchia nave spicca accanto a reperti in pietra da lui scoperti nei suoi viaggi in tutta la Cina. Una veranda laterale in vetro ospita antiche lanterne e altri preziosi reperti della sua collezione. Ma ora diamo la parola al protagonista del nostro programma di oggi, Zhang Jincheng: "Dopo il 2000, dopo anni di allenamento, mi sono dato alle gare professionali di ciclismo, e mi sono ritirato all'inizio del 2006 dopo aver ottenuto tutti i premi possibili a livello provinciale, nazionale, asiatico e internazionale".
Gabri: Prima dell'avventura sulla Jinmao Tower, Jincheng deteneva già 12 primati cinesi e 4 Guinness cinesi per il ciclocross estremo. La sua è una storia sportiva particolare, perché è stato ammesso nella nazionale cinese di ciclocross per gli ottimi risultati che aveva ottenuto allenandosi da solo, al tempo della scuola. Nel 2007, dopo essere salito in bicicletta sulla Jinmao Tower di Shanghai, Jincheng ha lasciato lo sport agonistico per dedicarsi alla sua passione per il collezionismo. Infatti, mentre si allenava nello Yunnan, nel Qinghai e altrove, ha sempre utilizzato le diarie per acquistare oggetti di antiquariato, risparmiando su tutto nella vita quotidiana. Egli afferma: "Come ciclista, praticavo tre specialità: la bici con mini-ruote, la mountain-bike (entrambe discipline olimpiche), e il ciclismo estremo, per passione. Salendo in bicicletta la Jinmao Tower, ho battuto un record mondiale, quello di salita dei 1.374 gradini della Torre Eiffel".
Bianca: Ecco un commento comparso al tempo in rete in Italia:
Record su due ruote
Salire scalini può essere stancante, salirne ben 1.958 è estenuante ma farlo su una bicicletta è davvero straordinario. È quanto è riuscito a fare il ciclista cinese Zhang Jincheng sulla Jin Mao Tower, stabilendo il nuovo primato mondiale per il maggior numero di scalini saliti in bicicletta. (1 gennaio 2007, Shanghai Daily, quotidiano cinese)
Anche questa storia viene dalla Cina e ha come protagonista Zhang Jincheng che domenica scorsa ha impiegato 1 ora, 41 minuti e 50 secondi per raggiungere in bici l'ultimo piano della torre del Jinmao, che con i suoi 421 metri di altezza è il secondo edificio più alto della Cina e il sesto al mondo dopo Taipei 101 di Taipei, l'Oriental Pearl Tower di Shangai, le torri Petronas a Kuala Lumpur e la torre Sears di Chicago. L'impresa del 23enne di Wenzhou, nella provincia di Zhejiang, che ha battuto il record precedente di 1.374 scalini stabilito da un ciclista di Andorra sulla Tour Eiffel di Parigi, è stata inserita nel Guinness dei Primati. "Non ho mai dubitato che ce l'avrei fatta. Tra tutte le vigilie di capodanno questa sarà la più speciale".
Gabri: Nato a Wenzhou, Zhang Jincheng ha trascorso i primi dieci anni della sua vita nel nord-est della Cina, dove è iniziata la sua passione per la bicicletta. Tornato a Wenzhou, il padre è mancato presto di malattia e la madre era occupata tutto il giorno nella sua bottega, l'unica fonte di sostentamento della famigliola: il ragazzo, spesso solo, trascorreva così il suo tempo libero in bicicletta, salendo su rocce e allenandosi da autodidatta nel ciclocross. Personalmente, ho incontrato per la prima volta Jincheng nel lontano febbraio del 2002: ero diretta nella vallata di Nanxijiang, a nord di Wenzhou, alla ricerca di certi antichi villaggi, e lui era seduto accanto a me sull'autobus. Robusto e abbronzato, mi si è rivolto in inglese con gentilezza, dandomi delle indicazioni sul percorso. Mai avrei immaginato che sarebbe diventato un campione mondiale! Ma ora ridiamogli la parola: "All'inizio del 2006 ho lasciato lo sport agonistico. Di seguito, un giorno, ho riaperto il mio diario sportivo di tanti anni, ormai ingiallito, e dentro ho trovato una cartolina della Jinmao Tower, con sotto la scritta: spero di salirla in bicicletta…Allora ho raccolto dei materiali sull'edificio e sono andato tre volte a Shanghai per parlare del progetto ai responsabili. La prima volta non ho osato farlo, perché, arrivato sulla sponda del fiume Yangpu, mi sono spaventato per l'altezza della torre. La seconda ho preso il battello e ho attraversato il fiume, ma, vista la cima in mezzo alle nuvole, ho di nuovo rinunciato. La terza mi sono fatto coraggio, e con il diario ingiallito in mano, mi sono presentato e ho parlato del progetto. Il permesso statale è arrivato, ed ho cominciato ad allenarmi nello Yunnan. Il record precedente era di 59 piani, io sono arrivato a 88".
Bianca: La Jinmao Tower ha 88 piani e 1.958 gradini, quindi possiamo immaginare la difficoltà dell'impresa! Le Poste cinesi hanno emesso un set di francobolli speciali per l'impresa di Zheng Jincheng: "Questo è il set di francobolli che le Poste cinesi hanno emesso per me. Come premio, la bicicletta che ho usato per la salita è esposta in permanenza in cima alla torre, accanto alla maglia di Yao Ming, il famoso cestista di Shanghai. La salita è stata difficilissima perché nella tromba delle scale manca l'aria e i piani erano zeppi di giornalisti, quindi mancava ancora di più l'ossigeno. In salite di questo tipo, il ciclista non può toccare la ringhiera delle scale o le pareti dell'edificio con la bici o con una parte del corpo, pena la squalifica. Arrivato al 55mo piano, ho cominciato a star male e a vomitare, ma ho insistito e sono arrivato in cima, all'88mo! Laggiù, per lo sfinimento, sono svenuto, ma mi hanno rianimato e mi sono ripreso subito".
Gabri: Ecco come Jincheng spiega gli ideali per cui vive: "Quando ami qualcosa e ti impegni a fondo, sei felice. La bicicletta mi ha permesso di addestrare il fisico, ma soprattutto di imparare a risolvere i problemi, e mi ha dato una grande fiducia in me stesso e un'immensa gioia; se ti alleni bene e hai sempre nuovi obiettivi, ti abitui a superare nuovi estremi e ad avanzare continuamente. Ho ottenuto tutti i risultati possibili, ma nello sport deve esserci una fine, il primo successo è importante, ripetersi non ha senso. Oltre allo sport, per me la cultura è un altro obiettivo per cui lottare e che mi può impegnare per tutta la vita. Se ci si ritira dallo sport da adulti, ormai sfiniti, non si è più in grado di fare nulla. Io mi sono ritirato per tempo e adesso ho un mucchio di progetti e degli spazi sempre maggiori: fra vent'anni, avrò creato non solo uno, ma parecchi musei per raccogliere e presentare al pubblico le mie collezioni, non è fantastico?
Gabri: Cari amici, cosa ne dite? E' davvero fantastico! L'atteggiamento di Jincheng è decisamente positivo: coltivare una passione, realizzarla al meglio e crearne un'altra, e via di seguito, vivendo una vita piena di ideali e creando delle occasioni per sé e per gli altri...
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