Lima, colloquio fra Xi Jinping e Joe Biden

2024-11-17 10:41:42

Nel pomeriggio del 16 novembre, ora locale a Lima, il presidente cinese, Xi Jinping, ha avuto un incontro con il presidente americano, Joe Biden.

Durante l’incontro, Xi Jinping ha sottolineato che, negli ultimi quattro anni, le relazioni tra Cina e Stati Uniti meritano di essere riassunte e ricordate per le seguenti ragioni:

Primo, è necessario avere una corretta comprensione strategica. La “nuova guerra fredda” non può essere combattuta né vinta. Il contenimento verso la Cina non è saggio, è inaccettabile e non avrà successo.

Secondo, è molto importante mantenere fede alla parola data. La parte cinese è sempre stata coerente; se la parte americana, tuttavia, continua a dire una cosa e farne un’altra, ciò non potrà che avere un impatto negativo sull’immagine degli Stati Uniti e danneggiare la fiducia reciproca.

Terzo, entrambi i paesi dovrebbero trattarsi alla pari. Nelle relazioni tra Cina e Stati Uniti, nessuna delle due parti può cercare di trasformare l’altra secondo le proprie volontà, né può contenere l’altra sulla base della propria “posizione di forza”, né tantomeno, per mantenere la propria posizione di leadership, può limitare i legittimi diritti di sviluppo della controparte.

Quarto, non si devono mettere in discussione le linee rosse e quelle di fondo. In qualità di grandi potenze, Cina e Stati Uniti avranno inevitabilmente differenze e contraddizioni, ma non devono danneggiare gli interessi fondamentali della controparte, né causare conflitti. Il principio di “una sola Cina” e i tre comunicati congiunti sino-americani sono la base politica delle relazioni bilaterali e devono essere rispettati. Per la Cina le questioni di Taiwan, dei diritti umani, del sistema politico e dei diritti allo sviluppo costituiscono quattro linee rosse, che non possono essere messe in discussione. Ciò costituisce anche la principale barriera di protezione e la rete di sicurezza nelle relazioni sino-americane.

Quinto, è necessario promuovere il dialogo e la cooperazione. Sia nei settori commerciale, economico, agricolo, della lotta alle droghe, dell’applicazione della legge, della salute pubblica, che sul fronte delle sfide globali come il cambiamento climatico e l’intelligenza artificiale, come anche nelle principali questioni internazionali, è necessaria una cooperazione tra Cina e Stati Uniti. Entrambe le parti dovrebbero mirare a una cooperazione reciprocamente vantaggiosa.

Sesto, è cruciale rispondere alle aspettative dei cittadini. Lo sviluppo delle relazioni sino-americane dovrebbe sempre essere focalizzato sul benessere dei rispettivi popoli, unendone le forze. La Cina e gli Stati Uniti dovrebbero costruire ponti e aprire la strada agli scambi interpersonali tra di loro.

Settimo, le grandi potenze dovrebbero assumersi le proprie responsabilità. Cina e Stati Uniti dovrebbero tener presente il destino dell’umanità, contribuire alla pace mondiale, fornire beni pubblici globali e svolgere un ruolo attivo nell’unità mondiale, compresa un interazione reciproca positiva, astenendosi dal logoramento reciproco, evitando di costringere altri Paesi a schierarsi.

Xi Jinping ha inoltre sottolineato che l’impegno della parte cinese per una relazione stabile, sana e sostenibile con gli Stati Uniti rimane immutato. La Cina è desiderosa di mantenere aperto il dialogo, espandere la cooperazione e gestire le divergenze, continuando a promuovere uno slancio di stabilità nelle relazioni sino-americane.

Xi ha anche chiarito la posizione cinese su questioni quali Taiwan, commercio e tecnologia, sicurezza informatica, Mar Cinese Meridionale, crisi in Ucraina e nella penisola coreana.

Dal canto suo, Joe Biden ha affermato che, in qualità di relazioni bilaterali più importanti del mondo, quelle sino-americane riguardano non solo i popoli dei due Paesi, ma anche il futuro del mondo. È responsabilità dei governi dei due Paesi, per il bene dei rispettivi popoli e del mondo, garantire il fatto che la loro competizione non si trasformi in conflitto. Gli Stati Uniti non cercano una “nuova guerra fredda”, non intendono cambiare il sistema cinese, non cercano di opporsi alla Cina attraverso il rafforzamento delle alleanze, non sosterranno l’indipendenza di Taiwan, non desiderano conflitti con la Cina e non utilizzeranno la questione di Taiwan per competere con essa. Gli Stati Uniti continueranno a seguire la politica di “una sola Cina” e desiderano approfondire il dialogo durante la transizione presidenziale, aumentando il reciproco riconoscimento e gestendo responsabilmente le divergenze.

I due capi di Stato hanno poi riaffermato l’accordo in sette punti raggiunto dalle due parti sui principi guida delle relazioni sino-statunitensi, vale a dire: rispetto reciproco, coesistenza pacifica, mantenimento della comunicazione, prevenzione dei conflitti, adesione alla Carta delle Nazioni Unite, cooperazione nelle aree di interesse comune e gestione responsabile dei fattori competitivi nelle relazioni bilaterali. Le due parti sono inoltre intenzionate a sostenere questi principi e a continuare a stabilizzare le relazioni bilaterali e a realizzare una transizione fluida e senza problemi.

I due leader hanno concordato sul fatto che questo incontro sia stato franco, profondo e costruttivo, e hanno dichiarato di essere desiderosi di mantenere i contatti e il dialogo in futuro.

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