“Tesoro nazionale” botanico peruviano porta a cooperazione in conservazione biodiversità tra Cina e America Latina

2024-11-15 13:11:24

Nell’erbario del Giardino botanico nazionale della Cina meridionale, Accademia cinese delle Scienze, è presente un esemplare di foglia di regina delle Ande (conosciuta anche come Puya raimondii Harms) proveniente dal Perù.

La regina delle Ande cresce principalmente in Perù ed è conosciuta come uno dei “tesori nazionali” del Paese. Una piccola quantità è distribuita anche sul versante della Bolivia, vicino al confine peruviano, vivendo principalmente sulle Ande, ad un’altitudine compresa tra 3000 e 4800 metri.

“La regina delle Ande può crescere fino a oltre 10 metri di altezza, il che la rende la bromeliacea più alta esistente al mondo, e fiorisce solo una volta nella sua vita, all’età di 40-100 anni, per poi morire”, ha dichiarato Ge Xuejun, ricercatore presso il Giardino botanico nazionale della Cina meridionale.

Assieme ad altri due ricercatori cinesi, Ge Xuejun ha visto la pianta per la prima volta durante un viaggio in Perù nel 2009. “Le alte montagne andine, secche e fredde, hanno una vegetazione rada e bassa, ma questa bromeliacea, alta più di 10 metri, spicca ed è distribuita a chiazze come una foresta, il che è davvero stupefacente”. Ge Xuejun ha anche detto di aver visto per la prima volta degli esemplari appena morti della bromeliacea durante la spedizione, i cui semi, simili al miglio, sono stati stimati in milioni di esemplari.

La sopravvivenza della regina delle Ande è minacciata a causa della sua bassa diversità genetica, della raccolta di legna da ardere e degli incendi appiccati da parte della popolazione locale per aprire i pascoli, tanto da essere stata inserita nella Lista Rossa delle Specie Minacciate della IUCN. Per proteggere questa pianta, nel 2010 ricercatori cinesi e peruviani hanno collaborato per condurre importanti ricerche sulla biologia della conservazione.

“In 10 anni di collaborazione, abbiamo pubblicato diversi articoli insieme ai nostri partner peruviani, riguardo studi di genoma e genomica della regina delle Ande. Questo lavoro non ha solo un valore teorico, ma le conoscenze scientifiche così accumulate sono utili per gli sforzi locali di conservazione di questa specie”. Ha dichiarato Ge Xuejun.

A partire dalla regina delle Ande, la cooperazione di ricerca scientifica tra la Cina,  il Perù e altri Paesi dell’America Latina è diventata sempre più intensa. Nel maggio 2015, il Giardino botanico nazionale della Cina meridionale e l’Università nazionale di San Marcos in Perù hanno firmato una lettera di accordo sulla costruzione di un “laboratorio di sistemi molecolari e di evoluzione”, per migliorare congiuntamente la capacità di conservazione della biodiversità dei due Paesi.

“Lo scambio è a doppio senso. Se da un lato ci rechiamo in Perù e in altri Paesi per visite di ricerca scientifica, dall’altro invitiamo incessantemente i ricercatori latinoamericani a venire in Cina per visite di studio”. Ge Xuejun ha dichiarato che, dal 2009, un totale di quasi 100 studiosi e ricercatori latinoamericani sono venuti a visitare il Giardino botanico.

L’America Latina è una delle regioni più ricche al mondo in termini di biodiversità tropicale, con sette dei 36 hotspot di biodiversità del mondo. Mais, patate dolci, patate normali, pomodori e peperoni, oggi ampiamente coltivati in Cina come colture alimentari e mangimi, sono tutti originari dell’America Latina.

Ge Xuejun collabora alla ricerca scientifica con il Perù e altri Paesi dell’America Latina da oltre 10 anni, durante i quali ha effettuato numerose spedizioni congiunte sul campo e ha acquisito una conoscenza più approfondita della biodiversità locale.

“Sebbene la Cina e l’America Latina siano separate da migliaia di chilometri, le sfide comuni nel campo della conservazione della biodiversità e dello sviluppo sostenibile hanno spinto la Cina e i Paesi dell’America Latina ad avvicinarsi gradualmente”. Ha dichiarato Ge Xuejun.

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