In questi giorni, i media internazionali stanno concentrando la loro attenzione sul porto peruviano di Chancay. L'infrastruttura, realizzata con investimenti e competenze cinesi, entrerà presto in piena operatività. Una volta completato, i tempi di trasporto delle merci dal Sud America verso l'Asia si ridurranno di quasi il 30%, dando nuovo impulso agli scambi commerciali tra le due sponde dell'Oceano Pacifico.

Sempre in Perù, questa settimana si terrà un evento significativo: la XXXI riunione informale dell'APEC, alla quale parteciperà il presidente cinese Xi Jinping. "Empower, Include, Grow": questo vertice rafforza la fiducia nell'apertura e nella cooperazione. In un momento di crescente protezionismo, l'APEC offre uno spazio per valorizzare il commercio aperto e il dialogo tra le economie membri. 

Perché l'Asia-Pacifico può guidare lo sviluppo mondiale? Il merito va non solo alla pace e alla stabilità di lungo periodo nella regione, ma anche al ruolo fondamentale dell'APEC. Nei primi trent'anni dalla sua fondazione, il livello tariffario medio nella regione è sceso dal 17% al 5%, contribuendo per il 70% alla crescita economica mondiale. Le principali economie dell'Asia-Pacifico hanno tratto significativi benefici da questo ambiente di apertura e cooperazione.

La Cina, in quanto importante economia della regione, ha partecipato attivamente alla cooperazione nell'APEC, diventando fonte di energia e motore di sviluppo nell'area. Attualmente, la Cina è il principale partner commerciale di 13 economie dell'APEC, contribuendo per il 64,2% alla crescita economica dell'Asia-Pacifico. Le iniziative proposte dalla Cina durante le riunioni informali dei leader dell'APEC, in linea con le tendenze di sviluppo regionali, hanno ricevuto ampio apprezzamento e sostegno.

La chiave del successo dell'Asia-Pacifico risiede nella costante apertura e cooperazione, che dovrebbe continuare a guidare lo sviluppo futuro della regione. Quanto più complessa diventa la situazione mondiale, tanto più le economie dell'Asia-Pacifico dovrebbero concentrarsi sugli interessi comuni, sostenere il libero scambio e gli investimenti, contrastare il protezionismo, attuare pienamente la visione di Putrajaya e costruire insieme una comunità dell'Asia-Pacifico aperta, dinamica, forte e pacifica.