Il 27 ottobre un portavoce del Ministero della Difesa nazionale della Corea del Nord ha reso pubblico l’esito finale della ricognizione riguardo all’incursione dei droni sudcoreani a Pyongyang, che ha verificato il luogo di decollo, la rotta e lo scopo dell’incursione dei droni rilasciati dalla Corea del Sud e trovati nella capitale della Corea del Nord e nelle zone circostanti.

Il portavoce ha detto che il gruppo di ricognizione congiunta composta dalle agenzie competenti, compreso il ministero della Difesa nazionale, ha proceduto a smontare il modulo del controllo di volo del relitto caduto, e ha analizzato in modo completo il piano e i dati di volo.  I risultati dell'analisi del software di manipolazione del volo del drone hanno dimostrato che il comportamento provocatorio dell'esercito sudcoreano non poteva essere smentito, anche se esso ha evitato di assumersi le proprie responsabilità dopo l'infiltrazione non autorizzata del drone su Pyongyang.

Il portavoce del Ministero della Difesa nazionale nordcoreano ha sottolineato ancora una volta che la RDPC ha lanciato un ultimo avvertimento contro gli atti provocatori politico-militari dell'esercito sudcoreano. Se la Repubblica di Corea commette un altro atto di aggressione contro la sovranità della Repubblica Democratica Popolare di Corea, essa intraprenderà senza sosta azioni offensive per eliminare il luogo d’origine di tali atti.