Il 28 ottobre si è svolto a Beijing il Forum dei Think Tank Cina-Italia 2024, organizzato dall'Istituto di Studi Europei dell'Accademia Cinese delle Scienze Sociali (CASS). L'evento mira ad attuare il Piano d'azione 2024-2027 per il rafforzamento del Partenariato Strategico Globale tra Repubblica Popolare Cinese e Repubblica Italiana, con l'obiettivo di promuovere uno sviluppo sano, stabile e innovativo delle relazioni bilaterali.
Al forum hanno partecipato figure di spicco: il vice presidente della CASS, Wang Changlin, l'ambasciatore italiano in Cina, Massimo Ambrosetti, l'ex ambasciatore cinese in Italia, Li Ruiyu, e il segretario generale di Eurispes, Marco Ricceri. Il presidente della Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale (SIOI) ed ex ambasciatore italiano in Cina, Riccardo Sessa, ha contribuito con un intervento video. Tra i presenti anche l'ex ministro dell'Istruzione italiano, Patrizio Bianchi, l'ex sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture, dei Trasporti e della Navigazione, Luca Danese, insieme a circa cento esperti e studiosi provenienti da vari istituti di ricerca cinesi e italiani.
Nel suo intervento, il vice presidente Wang Changlin ha ricordato la recente visita ufficiale in Cina del presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, avvenuta nel luglio scorso, durante la quale è stato firmato il "Piano d'azione triennale" che delinea le strategie per rafforzare la cooperazione bilaterale. Wang Changlin ha evidenziato come questo incontro tra esperti e studiosi dei due paesi assuma particolare rilevanza nel contesto attuale.
Il vice presidente della CASS ha inoltre sottolineato come il mondo stia attraversando cambiamenti epocali, caratterizzati da una nuova rivoluzione tecnico-scientifica e da una profonda trasformazione industriale, con significativi mutamenti negli equilibri di potere internazionali. Pertanto, lo sviluppo di tutti i paesi si trova ad affrontare nuove opportunità e sfide. In questo scenario, Cina e Italia, in qualità di nazioni influenti sulla scena mondiale, hanno la responsabilità storica di elevare le proprie relazioni bilaterali a un livello superiore, collaborando per garantire pace, stabilità, sviluppo e prosperità globali.
L'ambasciatore italiano in Cina, Massimo Ambrosetti, ha evidenziato che il 2024 è un anno particolarmente significativo sul piano bilaterale. Ne è testimonianza anzitutto la ricorrenza del 20esimo anniversario del Partenariato Strategico Globale Italia-Cina, istituito nel 2004, che costituisce la cornice nella quale si inserisce un’intensa attività di definizione e programmazione del nostro rapporto bilaterale. Al contempo, ricorre quest’anno il 700esimo anniversario della scomparsa di Marco Polo, figura simbolo della profondità dei legami che hanno unito nella storia i due popoli e le due civiltà, nonché modello di un “paradigma cooperativo” ante litteram fra Italia e Cina che assume un significato ancora più rilevante nell’attuale complessità del contesto strategico. Questa doppia ricorrenza, in una fase peraltro di ripresa dei contatti dopo la lunga stagione pandemica, ha consentito nell’ultimo anno di definire un percorso di rilancio e approfondimento del partenariato strategico bilaterale.
L'ambasciatore italiano ha osservato che oggi la Cina guida la transizione energetica a livello globale con progressi senza precedenti nel campo delle nuove energie. Basti pensare all’impressionante raggiungimento, con sei anni di anticipo, dell’obiettivo cinese di capacità solare ed eolica installata, ormai pari al doppio di quella del resto del mondo. Si tratta di segmenti industriali cruciali, insieme alla mobilità elettrica, in cui l’Italia auspica di attrarre qualificati investimenti cinesi per dischiudere le opportunità offerte dall’ecosistema industriale di eccellenza italiano.
Nell'ambito della "Cooperazione pragmatica Cina-Italia nel contesto del 20° anniversario dell’istituzione del Partenariato Strategico Globale", una ventina di esperti e studiosi dei due paesi hanno partecipato a tre sessioni tematiche incentrate su: “Sviluppo politico ed economico globale e relazioni Cina-Italia”, “Sviluppo sostenibile e cooperazione Cina-Italia” e “Scambi culturali e legami Cina-Italia”.
Gli esperti hanno evidenziato come i due paesi condividano un ricco patrimonio di scambi culturali, una marcata complementarità nello sviluppo economico e solide basi per la cooperazione in molteplici settori. La relazione tra Italia e Cina va oltre il semplice partenariato commerciale, estendendosi alla collaborazione su numerose questioni comuni di rilevanza internazionale.
Nonostante l'attuale complessità dello scenario geopolitico mondiale, i partecipanti hanno espresso fiducia nel futuro del partenariato strategico globale tra i due paesi. Le prospettive per i prossimi due decenni appaiono promettenti, con ampie possibilità di sviluppo di collaborazioni reciprocamente vantaggiose. Questa partnership potrà contribuire significativamente alla pace mondiale, alla stabilità e allo sviluppo sostenibile.
Gli ospiti hanno sottolineato come questo forum rappresenti di per sé un importante risultato dello sviluppo delle relazioni bilaterali degli ultimi due decenni. Un altro significativo esempio di questa collaborazione è il "Rapporto sullo sviluppo dell'Italia", il libro blu pubblicato annualmente dall'Istituto di Studi Europei dal 2020. Questa pubblicazione costituisce un'innovativa forma di cooperazione accademica e intellettuale tra Cina e Italia, offrendo agli esperti e agli studiosi di entrambi i paesi una piattaforma essenziale per la ricerca, il confronto e lo scambio di idee sullo sviluppo delle relazioni bilaterali.