Il 22 ottobre alti funzionari, esperti, studiosi, rappresentanti di organizzazioni sociali, think tank e media provenienti dalla Cina e dall'Europa si sono riuniti presso il Marriott Hotel di Berlino per partecipare al Seminario sino-europeo 2024 sui Diritti Umani.

 Durante la conferenza, durata un'intera giornata e intitolata “Diritti emergenti: prospettive cinesi ed europee”, più di 60 esperti provenienti da Germania, Regno Unito, Svezia, Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca e altri Paesi hanno tenuto discussioni approfondite sui temi dell'uguaglianza economica e dei diritti sociali, della tecnologia digitale e del cambiamento climatico e dei diritti umani.

Nel suo discorso di apertura, Ma Huaide, vicepresidente della Società Cinese per lo Studio dei Diritti Umani e rettore dell’Università cinese di Scienze Politiche e Diritto, ha dichiarato che la tutela dei diritti emergenti è diventata una nuova sfida per lo sviluppo dei diritti umani a livello globale. Di fronte alla sfida che i diritti emergenti pongono all'attuale sistema di governance globale dei diritti umani, tutti i paesi dovrebbero collaborare per adottare il principio di "priorità all'umanità" come base per la tutela dei diritti emergenti e promuovere un vero multilateralismo, al fine di evitare squilibri nella governance globale dei diritti emergenti, fornendo soluzioni per la loro protezione.

Fabio Marcelli, ex direttore dell' Istituto di studi giuridici internazionali dell’italiano Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha affermato che alcuni sostengono che la guerra sia un mezzo per ottenere i diritti umani, ma questo è estremamente sbagliato e dobbiamo trovare altre vie e metodi. Egli ha anche aggiunto che la Cina è una forza importante per la pace per l’umanità.