Perché alcune aziende europee si oppongono alle sanzioni UE sui veicoli elettrici cinesi

2024-10-11 10:47:16

I rappresentanti degli Stati membri dell'UE hanno votato e approvato il 4 ottobre la bozza della decisione finale sull’indagine anti-sovvenzioni nei confronti dei veicoli elettrici cinesi presentata dalla Commissione Europea, che prevede l’imposizione di dazi compensativi definitivi sui veicoli elettrici prodotti in Cina. Una volta annunciata la decisione, molte case automobilistiche e larga parte dell’opinione pubblica della Germania hanno espresso una netta opposizione.

Wang Shuo, docente presso l’Istituto di Relazioni Internazionali dell'Università di Lingue Straniere di Pechino, ha osservato che nel voto Ue sull’indagine, alcuni Stati, come Germania, Ungheria e Malta, hanno votato contro, l'opposizione della Germania, e in particolare di alcune sue aziende manifatturiere, è stata la più evidente. Questi Paesi stanno collaborando attivamente con aziende cinesi e molti prodotti da loro fabbricati sono destinati al mercato europeo. Se l’Ue imponesse dei dazi, verrebbero colpite le stesse imprese europee.

Egli ha poi aggiunto che in questo momento l’Europa si trova in una fase critica della transizione energetica. L’imposizione di tariffe aggiuntive porterà inevitabilmente all’aumento dei costi di tale transizione e, anzi, arriverà a ostacolare gli sforzi fatti dall’UE per affrontare il cambiamento climatico; sarebbero quindi i cittadini europei a pagarli.

Hildegard Müller, presidente dell'Associazione tedesca dell'industria automobilistica VDA, ha sottolineato che le attuali azioni dell'UE rappresentano un passo indietro nel campo della cooperazione globale.

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