Via libera ai dazi Ue sull’e-car cinesi, forte opposizione del Ministero del Commercio cinese e Camera di Commercio cinese presso l’Ue

2024-10-04 20:38:36

I paesi membri dell’Ue hanno votato e approvato il 4 ottobre l’imposizione dei dazi anti-sussidi rivolti alle auto elettriche cinesi. A tale riguardo il portavoce del ministero del Commercio cinese ha risposto che la posizione cinese è sempre coerente e esplicita; infatti, la Cina è assolutamente contraria alle soluzioni protezionistiche ingiuste, irragionevoli e non conformi al regolamento, opponendosi risolutamente ai dazi anti-sussidi imposti dalla parte europea sulle auto elettriche cinesi.

Secondo il portavoce cinese, i veicoli elettrici cinesi aderiscono al principio della guida di mercato, si basano alla concorrenza sufficiente, e rafforzano attraverso l’innovazione autonoma senza sosta la fornitura qualitativa nel mondo del bene comune green, contribuendo in modo significativo alla lotta al cambiamento climatico globale.

“La soluzione protezionistica europea è una grave violazione della normativa dell’Organizzazione Mondiale del Commercio e disturba il normale ordine del commercio internazionale; non solo ha ostacolato gli investimenti e la cooperazione commerciale tra Cina e Ue, e rallentato il processo di transizione verde dell’Ue, ma ha anche influito sugli impegni comuni mondiali nella lotta al cambiamento climatico”, ha sottolineato il portavoce cinese.

Lo stesso giorno la Camera di Commercio cinese presso l’Ue ha rilasciato anche una dichiarazione, nella quale ha espresso forte insoddisfazione per le misure protezionistiche europee nei confronti delle auto elettriche cinesi.

Secondo la dichiarazione, i team che si interessano delle trattative tra Cina e Ue stanno continuando ancora gli intensi negoziati alla ricerca della soluzione possibile; per questo la Camera di Commercio cinese presso l’Ue si è appellata energicamente alla parte europea affinché agisca in modo prudente per rinviare l’adozione dei dazi doganali, impegnandosi a risolvere gli attriti e le differenze attraverso il dialogo e la consultazione, onde evitare l’escalation degli attriti commerciali bilaterali.

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