Durante l'incontro con l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani e i ministri degli Esteri di molti paesi, Wang Yi, membro dell'Ufficio Politico del Comitato Centrale del PCC e Ministro cinese degli Esteri, ha dichiarato a New York che nel corso della sessione del Consiglio per i Diritti Umani dell’Onu tenutasi il 24 settembre a Ginevra, gli Stati Uniti e alcuni altri paesi hanno utilizzato le questioni legate al Xinjiang per attaccare e denigrare la situazione dei diritti umani in Cina. Quasi 80 paesi, tra cui la maggioranza di quelli musulmani, hanno letto sul posto una dichiarazione congiunta a sostegno della Cina, e più di 20 paesi hanno espresso il loro sostegno in diversi modi per sostenere la giusta posizione della Cina, opponendosi con chiarezza alla politicizzazione delle questioni relative ai diritti umani e all’interferenza negli affari interni di altri paesi portata avanti con la scusa dei diritti umani. Le voci chiare provenienti da più di 100 paesi dimostrano pienamente che la manipolazione politica di alcuni paesi, come gli Stati Uniti, è diventata sempre più impopolare.
Wang Yi ha affermato che le pratiche di paesi come gli Stati Uniti hanno mostrato ancora una volta al mondo cosa siano i doppi standard. Se gli Stati Uniti sono così preoccupati per i diritti umani dei musulmani, perché continuano a provocare o sostenere guerre in Medio Oriente e in altre regioni, causando un gran numero di vittime musulmane innocenti? Perché chiudono un occhio sull’ingiustizia storica del popolo arabo e perché non sostengono che la Palestina diventi membro ufficiale dell’Onu? Perché non svolgono il dovuto ruolo nel raggiungimento di un cessate il fuoco permanente e di un ritiro completo delle truppe israeliane da Gaza?
Wang Yi ha inoltre sottolineato che lo sviluppo e il progresso del Xinjiang sono evidenti a tutti, e che amici di qualunque paese sono invitati a visitare la Cina e a dare un’occhiata di persona. Di fronte ai fatti, qualsiasi voce o menzogna scompare.