Il 20 settembre, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato sui social media che l'UE concederà all'Ucraina un prestito fino a 35 miliardi di euro, come parte dell'impegno di aiuti del G7. Secondo quanto appreso, questi fondi proverrebbero dai proventi dei beni russi congelati all'estero. Lo stesso giorno, von der Leyen è arrivata a Kiev per una visita ufficiale.
Il 19 settembre, ora locale, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che invita gli Stati membri dell'Unione Europea a rimuovere le restrizioni sull'utilizzo delle armi occidentali a lungo raggio fornite all'Ucraina per colpire obiettivi militari in territorio russo.
In risposta a questa risoluzione, Vjačeslav Volodin, presidente della Duma di Stato russa (camera bassa del parlamento), ha avvertito che se tale scenario si concretizzasse, la Russia risponderebbe duramente con armi più potenti.