Dopo l’annuncio sulle ultime misure riguardanti l'aumento dei dazi doganali sulla Cina, pubblicato giorni fa dall’Ufficio del Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti, il settore industriale americano e gli economisti hanno espresso la propria preoccupazione.Nel maggio scorso, il governo degli Stati Uniti ha annunciato che, pur mantenendo gli originali dazi della sezione 301 contro la Cina, avrebbe ulteriormente aumentato i dazi su prodotti cinesi come le auto elettriche. Questa pratica unilaterale e protezionista non solo viola le proprie promesse di “non cercare di reprimere o contenere lo sviluppo della Cina” e “non cercare di disaccoppiare o rompere le catene con la Cina”, ma contravviene anche al consenso raggiunto tra i leader dei due paesi, e dimostra che gli Stati Uniti si sono rimangiati le parole e non stanno rispettando gli impegni presi.
Secondo gli analisti, il significato politico dietro i dazi americani è molto chiaro. Con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali, la competizione tra i due partiti si sta intensificando, e la dimostrazione di fermezza nei confronti della Cina è diventata un “politicamente corretto”.
Il 14 settembre, Reuters ha riportato le analisi di Jason Oxman, presidente del Consiglio dell’Industria delle Tecnologie Informatiche, sul settore tecnologico americano che mostrano come, con l’aumento dei dazi americani sulla Cina, le perdite delle aziende e dei consumatori americani sono state di 221 miliardi di dollari.
Questa volta, l’aumento dei dazi è principalmente rivolto all’industria delle energie rinnovabili della Cina. Tra coloro che hanno presentato proteste all’USTR c'è Ford, che utilizza grafite artificiale, un materiale fondamentale per le batterie delle auto elettriche, fornito quasi esclusivamente dalla Cina. Anche i cittadini americani ne stanno subendo un duro colpo.
L'Organizzazione Mondiale del Commercio ha già stabilito che i dazi della sezione 301 violano le regole dell’OMC; gli Stati Uniti non solo non li hanno corretti, ma hanno ulteriormente aumentato i dazi contro la Cina, confermando così ancora una volta di essere un vero e proprio " trasgressore delle regole internazionali". I fatti hanno dimostrato più volte che i dazi della sezione 301 non sono ben visti e che il tentativo degli Stati Uniti di schiacciare le imprese cinesi e i settori correlati attraverso i dazi non si è mai concretizzato.