Il 29 agosto, ora locale, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha tenuto una riunione provvisoria sulla situazione umanitaria nella Striscia di Gaza. Tutte le parti hanno chiesto a Israele di agire immediatamente per proteggere gli operatori umanitari e fornire la necessaria assistenza umanitaria ai civili.
Durante l'incontro, il vice rappresentante permanente della Cina presso le Nazioni Unite, Geng Shuang, ha affermato che negli oltre 10 mesi da quando è scoppiato il conflitto a Gaza, esso ha causato più di 40000 vittime civili e un disastro umanitario senza precedenti. La Cina condanna tutti gli attacchi contro i civili e si appella per l'immediata realizzazione di un cessate il fuoco duraturo e per un’attenuazione efficace del disastro umanitario.
Lo stesso giorno, Stephane Dujarric, portavoce del Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha dichiarato in una conferenza stampa regolare che Guterres è profondamente preoccupato per le ultime evoluzioni della situazione in Cisgiordania e ha invitato Israele a interrompere immediatamente le sue operazioni militari nell’area.
Il 29 agosto, ora locale, l'Alto Rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Josep Borrell, ha dichiarato di essere pronto a proporre sanzioni contro alcuni ministri israeliani sospettati di “incitare l'odio contro i palestinesi" e ha sollecitato gli Stati membri a sostenerla, perché ha bisogno del consenso unanime di tutti i 27 stati dell’Unione per potere essere approvata. Dallo scoppio dell’attuale conflitto israelo-palestinese, la vita umana nella Striscia di Gaza è stata devastata, ma all’interno dell’UE esistono chiare divergenze in termini di atteggiamento nei confronti di entrambe le parti in conflitto.