Dal 27 al 28 agosto, Wang Yi, membro dell'Ufficio Politico del Comitato Centrale del PCC e direttore dell'Ufficio per gli Affari Esteri del Comitato Centrale del PCC, ha tenuto a Beijing un nuovo ciclo di comunicazione strategica con Jake Sullivan, assistente del presidente per gli Affari di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, conducendo discussioni sincere, sostanziali e costruttive.
Per l’occasione, Wang Yi ha affermato che le relazioni sino-americane hanno attraversato alti e bassi, e che rivedere insieme le esperienze e le lezioni apprese ci aiuterà a guardare meglio al futuro e a trovare il modo giusto affinché le due potenze possano convivere pacificamente.
In primo luogo, per mantenere le relazioni tra Cina e Stati Uniti nella giusta direzione, entrambe le parti devono attuare il consenso raggiunto dai due capi di Stato e promuovere lo sviluppo stabile, sano e sostenibile delle relazioni bilaterali. In secondo luogo, la chiave affinché i due Paesi possano evitare conflitti e scontri consiste nel rispettare i tre comunicati congiunti. In terzo luogo, per garantire un'interazione sino-americana efficace, è essenziale che le due parti si trattino reciprocamente da pari a pari. In quarto luogo, per mantenere uno sviluppo costante e a lungo termine delle relazioni bilaterali, le due parti devono costruire più ponti e aprire più strade per gli scambi interpersonali tra i due popoli, anziché erigere ostacoli. In quinto luogo, affinché Cina e Stati Uniti raggiungano una coesistenza pacifica, è fondamentale stabilire una corretta comprensione reciproca: la Cina è impegnata, internamente, a migliorare la qualità della vita del popolo cinese e, esternamente, a contribuire maggiormente alla pace e allo sviluppo nel mondo. Gli Stati Uniti non dovrebbero utilizzare la propria esperienza per speculare sulla Cina, né applicare il modello secondo cui un Paese forte cercherà l’egemonia per interpretare le azioni della Cina.
Wang Yi ha sottolineato che "l'indipendenza di Taiwan" è il rischio più grande per la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan. Gli Stati Uniti dovrebbero rispettare il proprio impegno a non sostenere attività separatiste, aderendo al principio di “una sola Cina” e ai tre comunicati congiunti sino-americani, smettendo di armare Taiwan e sostenendo la riunificazione pacifica della Cina. La sicurezza nazionale richiede confini chiari, soprattutto in campo economico, che devono essere definiti scientificamente. Gli Stati Uniti dovrebbero smettere di reprimere la Cina nei settori dell’economia, del commercio, della scienza e della tecnologia, e di danneggiare i suoi legittimi interessi. Usare la “sovracapacità” come scusa per promuovere il protezionismo non farà altro che danneggiare lo sviluppo sostenibile globale e influenzare negativamente la crescita economica mondiale. La Cina difende fermamente la propria sovranità territoriale, i diritti e gli interessi marittimi sulle isole del Mar Cinese Meridionale e sostiene la serietà e l’efficacia della “Dichiarazione sulla condotta delle parti nel Mar Cinese Meridionale”. Gli Stati Uniti non devono utilizzare i trattati bilaterali come pretesto per minare la sovranità e l’integrità territoriale della Cina, né sostenere o condonare le violazioni delle Filippine.
Dal canto suo, Sullivan ha affermato che ci sono differenze e concorrenza tra Stati Uniti e Cina, ma ci sono anche molte aree che richiedono cooperazione. Gli Stati Uniti non hanno alcuna intenzione di disaccoppiarsi dalla Cina e aderiscono alla politica di “una sola Cina”. Inoltre, non sostengono l’indipendenza di Taiwan, o i concetti di “due Cine” oppure “una Cina, una Taiwan”. Gli Stati Uniti e la Cina coesisteranno pacificamente su questo pianeta per molto tempo a venire. Gli Stati Uniti sono disposti a continuare a mantenere una comunicazione strategica con la Cina, a migliorare la comprensione reciproca e a ridurre incomprensioni e valutazioni errate.
Le due parti hanno inoltre avuto uno scambio di opinioni su questioni come quella della crisi ucraina, delle tensioni mediorientali e delle vicende della penisola coreana.