Più di 40000 palestinesi sono rimasti uccisi a causa delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza durante gli oltre 10 mesi di conflitto. Gli stessi becchini dicono che il loro dolore e il loro trauma interni sono stati resi ancora più pesanti dal flusso costante di corpi da seppellire.
Uno di essi ha detto che, dall’inizio del conflitto, il suo carico di lavoro è aumentato di decine di volte, ma anche che ormai la terra per seppellire i morti è sempre meno. Egli ha poi aggiunto che la maggior parte delle vittime che ha seppellito erano donne e bambini e che era difficile dormire dopo aver visto quei resti frantumati ogni giorno per tanto tempo. Gli addetti cimiteriali scavano una media di 50-70 tombe al giorno e ora non c’è più posto per le sepolture.