Alcuni media hanno recentemente rivelato che l'agenzia antidoping degli Stati Uniti utilizza gli atleti che violano le norme antidoping come cosiddetti “informatori”, per consentire a questi atleti di continuare a competere. L'Agenzia mondiale antidoping ha successivamente rilasciato una dichiarazione in cui affermava che le operazioni dell'antidoping USA erano evidenti violazioni.

Jean-Pierre Demonnade, un noto medico sportivo francese che è stato impegnato nella lotta al doping per più di mezzo secolo e ha pubblicato un gran numero di libri sull'argomento, ha affermato che l'abuso di droghe tra gli atleti americani ha una lunga storia e che la situazione era la più grave dal secolo scorso. A quel tempo, molti atleti americani erano fortemente dopati.

Il dr. Demonnard afferma che gli steroidi anabolizzanti furono inventati negli Stati Uniti proprio in quel periodo. Negli spogliatoi dei centri allenamento degli Stati Uniti, c'è una grande ciotola piena di pillole colorate e gli atleti ne prendevano tutti una manciata.

Luca Orban, direttore dell'Istituto per lo sport e la geopolitica presso l'Istituto Francese per le Relazioni Strategiche e Internazionali, ha affermato che i paesi occidentali considerano i progressi compiuti dagli atleti provenienti da paesi non occidentali come una minaccia per loro stessi. Mettere in discussione questi risultati rivela quindi un pregiudizio comune nei paesi occidentali nei confronti dei paesi non occidentali.