La presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni è giunta ieri a Pechino, dando inizio alla sua visita istituzionale in Cina che si svolgerà dal 27 al 31 luglio. Secondo quanto anticipato dalla portavoce del Ministero degli Esteri cinese, nell'arco dei cinque giorni il presidente cinese Xi Jinping, il premier Li Qiang e il presidente del Comitato permanente dell'Assemblea Popolare Nazionale cinese, Zhao Leji, incontreranno rispettivamente la premier Meloni per uno scambio di opinioni sulle relazioni bilaterali e su temi di comune interesse.
Tra i temi cruciali che saranno approfonditi dalla leadership dei due Paesi, spicca sicuramente il ricco patrimonio culturale di entrambe le nazioni, un elemento distintivo che li pone in una posizione unica nel panorama internazionale. Cina e Italia, eredi di civiltà millenarie, incarnano rispettivamente i pilastri delle culture orientale e occidentale. Quest'anno, in concomitanza con il 700° anniversario della morte di Marco Polo, il China World Art Museum di Pechino ospita la mostra "Viaggio di Conoscenze: 'Il Milione' di Marco Polo e la sua eredità fra Oriente e Occidente". Questa celebrazione culturale potrebbe offrire un fertile terreno di discussione durante gli incontri bilaterali, sottolineando il ruolo della cultura come ponte tra le due nazioni.
È evidente che far leva sull'aspetto culturale significa costruire un rapporto concreto, che può facilmente tradursi in benefici tangibili anche sul piano economico. Inoltre, questo rapporto può essere particolarmente rilevante nel contesto della transizione ecologica. Il ministro Adolfo Urso, durante un incontro con la stampa al quale ho partecipato personalmente all'inizio del mese, nel corso di un viaggio di lavoro preparatorio, aveva già accennato alla possibile collaborazione tra Italia e Cina nell'ambito della transizione ecologica, esprimendo il suo apprezzamento per i progressi cinesi in questo settore.
Il dibattito recente tra Cina e UE riguardo alle auto elettriche cinesi nel mercato europeo è diventato un tema centrale, non solo per quanto riguarda la transizione ecologica, ma anche nella copertura mediatica italiana della visita della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Cina. Durante un precedente soggiorno, il ministro Adolfo Urso ha incontrato diversi rappresentanti di importanti case automobilistiche cinesi per esplorare potenziali collaborazioni. Un esempio significativo di questa apertura è l'accordo già siglato tra l'azienda cinese Leapmotor e Stellantis per la produzione di auto elettriche in Italia.
In un momento delicato per le relazioni sino-europee, soprattutto riguardo ai possibili dazi aggiuntivi sulle auto elettriche cinesi esportate in Europa, la visita di Meloni in Cina potrebbe rappresentare un'opportunità per trovare una soluzione vantaggiosa per il mercato italiano. Ci si auspica comunque la Cina e l’Italia, con le strutture economiche altamente complementari, possano trovare più spazi di cooperazione nel campo industriale e non solo. Magari qualche segnale positivo si possa sentire dai risultati della missione del ministro Urso in Cina che ha preceduto la visita del premier Meloni.
In base all'agenda diplomatica, oggi la presidente Meloni verrà ricevuta dalla leadership cinese per una serie di incontri ufficiali. Nei prossimi giorni, continueremo a seguire il suo viaggio di lavoro in Cina, volto ad approfondire e arricchire la collaborazione tra i nostri due Paesi.