Nella "Dichiarazione del Summit di Washington" resa pubblica di recente dalla NATO, si accusa la Cina di sfidare gli interessi, la sicurezza e i valori dell’organizzazione, definendola come la "sostenitrice decisiva della guerra lanciata dalla Russia contro l'Ucraina". Inoltre, il segretario generale della NATO ha dichiarato che l'Alleanza estenderà i contatti con i Paesi dell'Indo-Pacifico e supporterà gli alleati nell'effettuare più manovre marittime con i loro partner.
In merito a tali affermazioni, il portavoce del Ministero della Difesa cinese, Zhang Xiaogang, ha dichiarato che la "Dichiarazione del Summit di Washington" della NATO diffonde opinioni filo-belliche e accusa ingiustamente la Cina con menzogne, pregiudizi, calunnie e diffamazioni. La Cina esprime quindi forte insoddisfazione e opposizione.
Il portavoce cinese ha sottolineato che negli anni passati, la NATO ha esteso la sua influenza nella regione dell'Asia e del Pacifico, puntando il dito contro la Cina e cercando l'alleanza di alcuni Paesi regionali per provocare confronto e divisione tra i blocchi. La NATO è un’organizzazione "seminatrice di guerra": dall'Ucraina all'Afghanistan, dall'Iraq alla Libia, ha portato fiamme e disastri alle regioni e ai popoli coinvolti. La storia dimostra che provocare divisioni non è in linea con la volontà del popolo e che espandere il territorio con la forza è una via destinata al fallimento.