Usare la Cina come pretesto non contribuirà a realizzare il 'sogno Asia-Pacifico' della NATO

2024-07-09 21:34:02

Il vertice della NATO si terrà il 9 luglio a Washington, in occasione del 75° anniversario della sua fondazione. Gli Stati Uniti lo hanno definito "il vertice più ambizioso dalla fine della Guerra Fredda". Tuttavia, come nei summit degli ultimi tre anni, l'agenda di quest'anno non presenta novità, ma tratterà i soliti tre punti: rafforzamento delle capacità militari, sostegno all'Ucraina e promozione di partnership globali. Durante la conferenza stampa pre-vertice, il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha dichiarato: "dobbiamo collaborare a stretto contatto con i partner della regione Indo-Pacifico" per affrontare le sfide poste da paesi come la Cina. I media hanno interpretato questa dichiarazione come un tentativo della NATO di utilizzare la Cina come pretesto per intervenire nell'Asia-Pacifico e mantenere l'egemonia americana.

In quanto eredità della Guerra Fredda e il più grande blocco militare globale, la NATO è stata fin dall'inizio uno strumento degli Stati Uniti per formare alleanze e scontri e controllare altri paesi. Negli ultimi dieci anni, gli Stati Uniti hanno spostato il loro focus strategico verso l'Asia-Pacifico, considerandola una regione in competizione strategica con la Cina. La NATO ha seguito questa linea, cercando di estendere la sua influenza nell'Asia-Pacifico: un'evoluzione questa estremamente pericolosa.

Apparentemente, gli Stati Uniti stanno cercando di creare una "versione Asia-Pacifico della NATO". Tuttavia, questa "eredità della Guerra Fredda" affronta difficoltà interne ed esterne, rendendo improbabile la creazione in Asia di un "cerchio di contenimento" contro la Cina, e ancor meno la costruzione di un nuovo quadro di sicurezza nella regione. 

Innanzitutto, la maggior parte dei paesi dell’Asia-Pacifico non accetta né accoglie questa idea. Gli Stati Uniti considerano la NATO uno strumento strategico per mantenere la propria egemonia; ma la stragrande maggioranza dei paesi della regione Asia-Pacifico detesta e si oppone a questa egemonia: non potrebbero accettare una NATO che imponga la supremazia sull’Asia-Pacifico.

In secondo luogo, anche all’interno della NATO molti membri sono contrari a una versione Asia-Pacifico della NATO. I membri europei auspicano che la NATO si concentri sulle questioni di sicurezza dell’Europa. Il presidente francese Emmanuel Macron ha più volte ribadito che l’Europa dovrebbe perseguire “l’autonomia strategica”. L’anno scorso ha anche avvertito pubblicamente che la NATO non dovrebbe espandersi oltre il Nord Atlantico.

Allo stesso tempo, nonostante la retorica della NATO sulla "minaccia cinese", la maggior parte dei suoi membri mantengono relazioni stabili con la Cina, e anche la stragrande maggioranza dei paesi della regione Asia-Pacifico concorda sul fatto che la Cina è il punto di riferimento per la stabilità e la prosperità regionale e globale. La strategia di una versione Asia-Pacifico della Nato è un piano per creare divisioni, conflitti e persino guerre ed è al servizio dell'egemonia degli Stati Uniti. Va contro la corrente storica ed è destinata a fallire.

 

Our Privacy Statement & Cookie Policy

By continuing to browse our site you agree to our use of cookies, revised Privacy Policy. You can change your cookie settings through your browser.
I agree