Cina: “La NATO non cerchi di destabilizzare l’Asia dopo avere sconvolto l’Europa”

2024-07-08 19:02:25

Durante una conferenza stampa ordinaria dell’8 luglio, al portavoce del Ministero degli Esteri, Lin Jian, è stato chiesto un commento su una notizia riportata lo stesso giorno dai media giapponesi. Secondo queste fonti, durante il recente vertice della NATO a Washington, Giappone, Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda hanno in programma di firmare un accordo con la NATO per rafforzare la cooperazione nella regione Asia-Pacifico.

In risposta, Lin Jian ha affermato che la NATO, in quanto prodotto della Guerra Fredda e la più grande alleanza militare del mondo, da una parte si dichiara un’organizzazione regionale di carattere difensivo, dall’altra parte ha costantemente espanso i suoi confini e rafforzato i suoi poteri, sfondando le zone di difesa e provocando scontri, rappresentando così una vera e propria minaccia alla pace e alla stabilità globale. Il portavoce cinese ha ribadito che la NATO dovrebbe mantenere la sua definizione di organizzazione “regionale e difensiva”, smettendo di creare tensioni e diffondere una mentalità da Guerra Fredda e uno scontro tra blocchi nella regione Asia-Pacifico, e cessando di cercare di destabilizzare l’Asia-Pacifico dopo aver già sconvolto l'Europa.

Riguardo alla firma di un accordo raggiunto tra Filippine e Giappone in materia di difesa, che consente ai due Paesi di schierare truppe sul territorio dell’altro, Lin Jian ha ribadito che la regione dell’Asia-Pacifico non ha bisogno di blocchi militari, né tanto meno di “piccoli circoli” che provocano scontri e incoraggiano una nuova Guerra Fredda. Secondo il portavoce cinese, le azioni che destabilizzano e minano la solidarietà e la cooperazione nella regione susciteranno la vigilanza e l’opposizione comune dei popoli della regione.

Per quanto riguarda la speculazione delle Filippine sulla presenza di navi della guardia costiera cinese a Xianbin Jiao, Lin Jian ha evidenziato che Xianbin Jiao fa parte dell’arcipelago cinese di Nansha e non è affatto una zona economica esclusiva delle Filippine. Pertanto, le attività di pattugliamento e di applicazione della legge da parte di navi militari e della guardia costiera cinese sono in conformità alle leggi nazionali cinesi e al diritto internazionale, inclusa la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare.

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