Il 5 luglio a Beijing, il Ministro italiano delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, in visita in Cina, ha detto alla stampa che la Cina è uno dei motori della crescita economica globale, l'Italia attribuisce grande importanza allo sviluppo della cooperazione con la Cina nei settori economico, commerciale, industriale e degli investimenti e le imprese italiane considerano la Cina un mercato e un partner "irrinunciabile".
Urso ha affermato che negli ultimi anni la cooperazione economica e commerciale Cina-Italia si è costantemente sviluppata e anche l'esportazione del "Made in Italy" in Cina, rappresentata da prodotti farmaceutici, ha mostrato una tendenza alla crescita. Con la ripresa sempre più evidente della crescita economica cinese, le imprese italiane di vari settori sono attivamente ottimiste sulle prospettive future di espansione della cooperazione economica, commerciale e industriale con la Cina. Ha sottolineato che è la Cina che “guida la transizione soprattutto per quanto riguarda la tecnologia green e la mobilità elettrica”. L'Italia accoglie con favore le imprese cinesi nei settori dell'energia solare, dell'energia eolica, dell'automobile e in altri campi a investire nel Paese per raggiungere un mutuo beneficio attraverso la combinazione con l'accumulo e i vantaggi del "Made in Italy". Urso ha sottolineato che il Ministero delle Imprese e il "Made in Italy" si impegneranno attivamente per rafforzare l'aggancio e la collaborazione con i dipartimenti governativi cinesi competenti, sostenendo e incoraggiando gli investimenti bidirezionali e aiutando le imprese italiane ad approfondire la cooperazione con la Cina nei settori dell’economia verde, automobilistico, farmaceutico e così via.
Urso ha inoltre ricordato che quest'anno ricorre il 20° anniversario dell'istituzione del Partenariato strategico globale Italia-Cina e il 700° anniversario della morte di Marco Polo, un anno estremamente significativo e importante nella storia delle relazioni Cina-Italia. Egli ha detto di essere convinto che il partenariato strategico bilaterale farà sicuramente un salto di qualità, soprattutto le partnership industriali e tecnologiche.