Nel corso dell’ultima edizione del Leaders Talk, parlando sul target della crescita del Pil cinese nel 2024, Ajay Banga, 14° presidente della Banca Mondiale, ha affermato che la crescita di circa il 5% per un’economia delle dimensioni di quella cinese è già un tasso straordinario e significa che la Cina contribuirà il 30% alla crescita economica mondiale.

Il presidente della Banca Mondiale ha detto che la Cina possiede le infrastrutture quali molti altri Paesi non ce l’hanno, nonché il 30% della produzione manifatturiera mondiale. Ha i beni e la manodopera abili, nonostante le sfide per esempio l’invecchiamento della popolazione. Tuttavia è fiducioso che la Cina potrà cambiare con sforzi la modalità di crescita economica, e riuscirà ad affrontare i cambiamenti della struttura della popolazione.

Ajay Banga ritiene che la Cina sia un esempio in alcuni settori per la cooperazione tra la Banca Mondiale e altri Stati. Ha ricordato che più di 40 anni fa la Cina era il ricevitore dei crediti dell’International Development Association, mentre oggi essa è diventata uno dei più grandi Paesi donatori della Banca Mondiale. Ciò ha perfettamente mostrato il processo di un Paese che passa dalla ricerca di un sostegno finanziario dalla Banca Mondiale all'aiuto ad altri Paesi dopo il suo sviluppo. Il presidente Ajay Banga ha sottolineato che sin dall’inizio la cooperazione tra il governo cinese e la Banca Mondiale non si è limitata ai capitali, e ci sono state anche le conoscenze. La Cina ha utilizzato i capitali, le forze umane e le conoscenze professionali della Banca Mondiale nella promozione dei progetti cinesi e dello sviluppo. Oggi noi stiamo portando le esperienze cinesi in altre zone. Questa cooperazione è un tipico caso di studio per la Banca Mondiale.