Durante la conferenza stampa tenutasi il 28 giugno, un portavoce del Consiglio cinese per la promozione del commercio internazionale (CCPIT) ha affermato, in risposta all'annuncio UE di aver nuovamente inserito delle imprese cinesi nella 14esimo pacchetto di sanzioni alla Russia, che tale azione  non si basa sul diritto internazionale né è autorizzato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ed è un tipico comportamento sanzionatorio unilaterale che non favorisce in alcun modo lo sviluppo sostenuto delle relazioni di cooperazione economica e commerciale sino-europee. La comunità imprenditoriale cinese ha espresso ferma opposizione alle misure dell'UE sopra menzionate. A nome della comunità imprenditoriale cinese, il portavoce ha invitato ancora una volta la parte europea a rispettare seriamente le regole dell’OMC, ad annullare immediatamente l’indagine anti-sussidi riguardante le auto elettriche cinesi e a smettere in maniera incondizionata di includere società cinesi, aggiungendo che la Cina e l’UE dovrebbero collaborare a rafforzare la cooperazione della catena industriale e di approvvigionamento e risolvere in modo adeguato le dispute attraverso il dialogo e la consultazione.