Il 26 giugno, ora locale, il presidente boliviano, Luis Alberto Arce Catacora, ha condannato i movimenti irregolari dell'esercito che hanno avuto luogo nella piazza intorno al palazzo presidenziale della capitale boliviana, La Paz, il 26 ora locale, annunciando che il tentativo di colpo di stato è fallito e che il promotore è stato arrestato.

La comunità internazionale ha condannato l’accaduto, mentre Messico, Venezuela, Perù, Cuba, Cile, Spagna e Honduras hanno rilasciato dichiarazioni di condanna del "tentativo di colpo di Stato".

Il segretario generale dell’Onu, António Gutteres, ha rilasciato una dichiarazione tramite il suo portavoce, esprimendo profonda preoccupazione per gli eventi in Bolivia e per le notizie sul “tentativo di colpo di Stato”. Egli ha lanciato un appello alle forze armate boliviane a tutelare l’ordine costituzionale e salvaguardare la pace.