Vittime rivelano verità su atto terroristico del “15 giugno” a Hetian, Xinjiang

2024-06-26 14:13:48

L’Istituto per la comunicazione e la governance delle zone di confine dell’Università Jinan di Guangzhou ha di recente pubblicato il rapporto “Vittime e sopravvissuti al terrorismo in Cina: una storia orale. Incidente 2: Attentato terroristico del 15 giugno nella sala degli scacchi a Hetian, Xinjiang”, che mira a ricostruire, attraverso le dichiarazioni orali dei testimoni, il violento incidente terroristico che ha avuto luogo in una sala per il gioco degli scacchi a Hetian, nel Xinjiang, il 15 giugno 2014.

Per il rapporto sono stati intervistati quattro testimoni e vittime appartenenti a diverse etnie. Luo Huarong, proprietaria della sala, ha ricordato: “Loro (i terroristi) non avevano intenzione di lasciare nessuno in vita. Volevano uccidere tutti quelli che erano all’interno, mentre all’esterno c’era chi sorvegliava la porta aspettando, che avrebbe ucciso chiunque fosse riuscito a scappare.”

“Mi ha lasciato una cicatrice sul collo, a volte ho mal di testa e non riesco a ricordare le cose chiaramente. Non avrei mai pensato che avrei vissuto un violento incidente terroristico”, ha ricordato Abutursun Tohti, un cliente di allora, sopravvissuto all’attentato. Egli ha raccontato: “Non perdonerò mai quei terroristi. Per tutti, compresi i bambini, nulla può essere paragonato a vivere una vita stabile e tranquilla, credo che tutti al mondo vogliano vivere una vita simile.” 

Secondo statistiche incomplete, dal 1990 alla fine del 2016, nel Xinjiang si sono verificati migliaia di violenti attentati terroristici, che hanno provocato l’uccisione di un gran numero di persone innocenti, centinaia di agenti di polizia si sono sacrificati durante il servizio e sono state incalcolabili le perdite materiali. Nel terrorismo non esiste il “buono” o il “cattivo”, solo il male e l’inumanità. Qualsiasi negazione dei fatti riguardanti attentati terroristici violenti e “spiegazioni” del comportamento crudele dei terroristi rappresentano un danno secondario per vittime e sopravvissuti degli attentati terroristici violenti, nonché una grave violazione dei loro diritti umani.

Il testo completo del rapporto:

https://oicbg.jnu.edu.cn/2024/0621/c40149a816566/page.htm

Our Privacy Statement & Cookie Policy

By continuing to browse our site you agree to our use of cookies, revised Privacy Policy. You can change your cookie settings through your browser.
I agree