Il dialogo e la consultazione rappresentano il modo giusto per la Cina e l'Unione Europea di risolvere gli attriti commerciali

2024-06-24 23:14:53

Il 22 giugno, il ministro del Commercio Cinese ha tenuto una videoconferenza con Valdis Dombrovskis, vice presidente esecutivo della Commissione Europea e commissario per il Commercio, concordando di avviare delle consultazioni sull'indagine anti-sovvenzioni dell'UE sui veicoli elettrici cinesi. Secondo i media europei, nelle prossime settimane sono previsti negoziati a vari livelli tra Cina e Unione Europea. Questi progressi indicano la disponibilità di entrambe le parti a risolvere le controversie commerciali attraverso il dialogo, evitando di compromettere la cooperazione economica e commerciale complessiva.

Nello stesso periodo, il vice cancelliere e ministro tedesco per gli Affari Economici e la Protezione del Clima, Robert Habeck, si è recato in visita in Cina. È opinione diffusa che uno degli obiettivi principali del viaggio di Habeck fosse attenuare gli attuali attriti economici e commerciali tra Cina e Unione Europea. Durante gli incontri con i rappresentanti cinesi, Habeck ha sottolineato che, data la situazione attuale, l'imposizione di dazi rappresenta il peggior metodo possibile, innescando un circolo vizioso di escalation degli attriti commerciali. Solo il dialogo e la consultazione potranno risolvere i problemi in modo efficace.

Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha provocato ripetutamente controversie commerciali con la Cina, introducendo 31 restrizioni commerciali e di investimento solo nel 2024. Tali azioni hanno intensificato gli attriti commerciali tra Cina e UE. Prendendo come esempio i veicoli elettrici cinesi, l'UE ha avviato un'indagine anti-sovvenzioni e ha annunciato l'intenzione di imporre tariffe, violando le leggi economiche e i principi di mercato.

Le analisi pubbliche europee suggeriscono che le pressioni interne e il timore delle contromisure economiche e commerciali cinesi stanno spingendo alcuni in Europa a cercare soluzioni più ragionevoli. Essi comprendono che l'imposizione di dazi potrebbe portare a gravi conseguenze e sono quindi disposti a tentare di risolvere i problemi attraverso il dialogo.

Secondo il calendario stabilito dalla Commissione Europea, dal 4 luglio l'UE prevede di imporre dazi compensativi temporanei sui veicoli elettrici importati dalla Cina. La decisione finale sulla loro effettiva implementazione verrà presa dopo la conclusione dell'indagine anti-sovvenzione dell'UE prevista per novembre di quest'anno, lasciando quindi un tempo limitato per negoziare una soluzione tra Cina ed Europa.

Il protezionismo non è la soluzione per preservare la competitività. L'industria cinese delle nuove energie si è sviluppata grazie a una forte competizione di mercato, non attraverso "sussidi" o pratiche di concorrenza sleale. La Cina non desidera vedere un'escalation delle tensioni commerciali con l'Europa e preferirebbe risolvere le divergenze tramite dialogo e negoziazione, rispettando le preoccupazioni reciproche in modo razionale e professionale. Allo stesso tempo, la Cina spera che l'Europa non sia influenzata da ideologie o interessi a breve termine, ma che collabori per trovare una soluzione negoziata che sia accettabile e vantaggiosa per entrambe le parti. Come ha sottolineato l'economista tedesco Ferdinand Dudenhöffer, "la cooperazione tra Europa e Cina è l'unica via per il reciproco beneficio".

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