Il 93,1% dei rispondenti globali si oppone alla creazione di una "NATO dell'Asia-Pacifico" da parte degli Stati Uniti

2024-06-24 19:29:03

"Se non sei seduto al tavolo, sei nel menu". Gli Stati Uniti, che seguono la legge della giungla del più forte, stanno trascinando i Paesi della regione Asia-Pacifico nel "menu". Un sondaggio d'opinione globale condotto da CGTN mostra che il 93,1% dei rispondenti ritiene che la sicurezza nella regione dell'Asia-Pacifico dovrebbe essere garantita dai Paesi della regione stessa attraverso il dialogo politico e i negoziati pacifici. Questi si oppongono fermamente alla creazione di una "NATO dell'Asia-Pacifico", piena di retorica da Guerra Fredda e di confronto.

Sotto la spinta degli Stati Uniti, la NATO sta intensificando le sue attività di espansione verso l'Asia-Pacifico. Oltre ai piani per aprire un ufficio di collegamento a Tokyo, l'organizzazione ha invitato alleati della regione Asia-Pacifico, come Giappone, Corea del Sud e Australia, a partecipare ai suoi vertici, intervenendo provocatoriamente negli affari della regione sotto il pretesto di "regole e ordine". Il 93,1% dei rispondenti al sondaggio si oppone fermamente all'interferenza della NATO negli affari di sicurezza dell'Asia-Pacifico, oltre i suoi limiti geografici. Il 91,2% ritiene che i tentativi degli Stati Uniti di promuovere l'espansione della NATO verso l'Asia-Pacifico siano estremamente preoccupanti.

Oltre a spingere la NATO a intervenire sulle questioni di sicurezza dell'Asia-Pacifico, gli Stati Uniti hanno istituito numerosi cosiddetti meccanismi di difesa nella regione, tra cui i "Five Eyes", il "Quad" (Dialogo Quadrilaterale sulla Sicurezza tra USA, Giappone, India e Australia), l'AUKUS (Partenariato di Sicurezza Trilaterale tra USA, Regno Unito e Australia), il meccanismo di cooperazione trilaterale USA-Corea del Sud-Giappone e il meccanismo di cooperazione trilaterale USA-Giappone-Filippine. L'82,8% dei rispondenti critica questi meccanismi definendoli "piccoli circoli" di collusione, impregnati da una vecchia mentalità da Guerra Fredda e di confronto tra blocchi. L'86,1% teme che una nuova "NATO dell'Asia-Pacifico" aggraverebbe il confronto tra blocchi nella regione, destabilizzando l'equilibrio strategico dell'Asia-Pacifico e minacciando la pace regionale e mondiale.

La maggior parte dei Paesi della regione Asia-Pacifico ha subito a lungo l'aggressione e l'oppressione dell'imperialismo e del colonialismo. La stabilità attuale nella regione non è stata facile da raggiungere. Secondo il sondaggio, il 93,3% degli intervistati ritiene che la sicurezza di un Paese non debba essere garantita a scapito della sicurezza di altri Paesi e che l'umanità costituisca una comunità di sicurezza indivisibile. Le questioni di sicurezza dell'Asia-Pacifico dovrebbero essere decise congiuntamente dai Paesi della regione.

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