Nei meno di cinque anni in cui Xi Jinping ha lavorato nella provincia del Zhejiang, tra l’ottobre 2002 e il marzo 2007, ha ripetutamente sottolineato l’importanza della protezione ecologica e dello sviluppo verde in diverse occasioni.

Il villaggio Yu, situato nella contea nord-occidentale di Anji, è riuscito a superare la difficile scelta tra sviluppo economico e protezione ambientale, grazie alla visita di Xi Jinping, all’epoca segretario del comitato provinciale del PCC del Zhejiang. L’estrazione di calcare per la produzione di cemento aveva reso il villaggio ricco, ma aveva anche portato alla formazione di torrenti fangosi e nuvole di polvere nel villaggio.

La foto mostra il grave inquinamento che attanagliava il villaggio Yu

Quando il 15 agosto 2005 Xi Jinping è arrivato al villaggio Yu, ha detto ai contadini: “Lo sviluppo può avvenire in modi diversi, e dobbiamo perseguire un percorso di sviluppo sostenibile. Acque pulite e montagne verdi sono come miniere d’oro e d’argento”.

Sentite queste parole, il segretario della cellula del PCC del villaggio, Bao Xinmin, ha detto che due o tre famiglie del villaggio avevano ottenuto un buon reddito gestendo fattorie, quindi il futuro sviluppo del villaggio sarebbe potuto dipendere dall’eco-turismo. Nel 2021, il villaggio è stato incluso tra i primi “Migliori villaggi turistici” dall’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (UNWTO).

Un’ex fabbrica di cemento al villaggio Yu è stata trasformata in una biblioteca, con un caffè a tema fumetti cinesi

Un giorno, alla fine del 2023, Huang Quanmin, un pescatore della città di Taizhou, nel Zhejiang, dopo essere tornato al porto ha chiamato la barca per la raccolta dei rifiuti del progetto “Ciclo Blu” affinché portasse via i rifiuti raccolti durante le sue battute di pesca. Questo modello incoraggia i pescatori a riportare i rifiuti marini fornendo incentivi e prestiti a basso tasso di interesse; il governo è responsabile dello smaltimento dei rifiuti non riciclabili, mentre la plastica con valore di riciclaggio viene inviata alle imprese di trasformazione per essere riciclata. Attualmente, più di 230 imprese e più di 62.000 pescatori costieri partecipano al “Ciclo Blu”, raccogliendo e trattando più di 10.000 tonnellate di rifiuti marini e riducendo le emissioni di carbonio di circa 2023 tonnellate, contribuendo al valore produttivo annuale di oltre 50 miliardi di yuan dell’industria della plastica marina. Nell’ottobre del 2023, il progetto “Ciclo Blu” ha ricevuto il premio “Campioni della Terra” delle Nazioni Unite.

Addetti del progetto “Ciclo Blu” che rimuovono dei rifiuti in plastica abbandonati in riva al mare

Mentre le aree costiere stanno riducendo l’inquinamento marino da plastica, anche le aree interne della Cina stanno esplorando percorsi efficaci per una trasformazione verde e a basse emissioni di carbonio.

Ordos, la “capitale cinese del carbone”, ricca di energia fossile, per spezzare rapidamente la cosiddetta “maledizione delle risorse”, ha avviato un’iniziativa locale per abbandonare l’eccessiva dipendenza dall’estrazione di energia fossile: nel 2022 qui è iniziata la costruzione di un progetto di base da 16 milioni di kilowatt di energia eolica e fotovoltaica. Esiste qui anche il primo parco industriale al mondo a zero emissioni di carbonio, che, grazie a una gestione digitale intelligente, realizza la complementarità tra energia eolica, fotovoltaica e accumulo di energia, ottenendo un approvvigionamento energetico completamente a zero emissioni di carbonio.

Dalla costa all’entroterra, dalla città alla campagna, si sta lentamente delineando il bellissimo quadro di acque limpide e montagne verdi, dove la gente vive e lavora, creando una vita migliore in cui gli esseri umani e la natura coesistono armoniosamente.

Il primo parco industriale a zero emissioni di carbonio al mondo