A causa delle caratteristiche geografiche, con montagne e abitazioni sparse, i bambini che vivono in Xizang incontrano grosse difficoltà nel raggiungere la scuola. Grazie a una pratica consolidata nel corso dei decenni, le scuole residenziali permettono di offrire ai ragazzi di diversi luoghi del Xizang risorse educative di alta qualità nel modo più completo possibile.

Nella contea di Baingoin, a Nagqu, caratterizzata da un vasto territorio scarsamente popolato e un’altitudine di 4700 metri, si trova una scuola elementare nota come “la scuola più vicina al cielo”, costruita con il supporto di Sinopec.

Questa scuola è dotata di un campo sportivo standard, aule multimediali e un dormitorio per studenti, e può soddisfare le esigenze educative e logistiche degli studenti delle aree pastorali in un raggio di centinaia di chilometri.

Lajia Dangzhou, vicepreside della Scuola di Marxismo del Sichuan Minzu College, è un giovane studioso tibetano che ha frequentato un collegio simile. Nel 2005, da un collegio del Qinghai, è stato ammesso a Beijing e poi ha conseguito un dottorato in scienze politiche presso il Peking University. Secondo Lajia Dangzhou, nelle condizioni attuali i collegi sono il modo migliore e più efficiente per gestire le scuole per gli studenti del Xizang.

Egli ha affermato che le voci, diffuse da alcuni Paesi occidentali, di "iscrizioni forzate" ed "educazione assimilazionista" nei collegi tibetani sono un totale disprezzo per la capacità del popolo di distinguere il bene dal male, ignorando il fatto che l'educazione in collegio è proprio una scelta del popolo tibetano stesso.

"Personalmente, penso che paesi come gli Stati Uniti e il Canada, che hanno effettivamente praticato l'"assimilazione genocida" e l'educazione forzata in collegio, non abbiano voce in capitolo su questo tema, e il fatto che continuino a diffondere menzogne e a infangare l’educazione nei collegi tibetani dimostra solo che l’oscura storia dei loro stessi collegi non gli ha insegnato nulla.