Comportamenti pericolosi delle Filippine: contromisure del Ministero della Difesa cinese

2024-06-14 19:26:18

Nel pomeriggio del 14 giugno, il portavoce del Ministero della Difesa cinese, colonnello Zhang Xiaogang, ha rilasciato informazioni sulle recenti questioni legate alla difesa.

Secondo quanto riportato, la parte filippina ha negato che i suoi soldati abbiano puntato armi contro le navi della Guardia costiera cinese dichiarando che il personale di stanza a bordo della nave BRP Sierra Madre ha puntato le armi solo per difesa. Inoltre, la parte filippina ha affermato che c’erano state attività di bonifica su piccola scala a Xianbin Jiao e l’Esercito Popolare di Liberazione della Cina ha recentemente inviato un hovercraft e un aereo per condurre esercitazioni nelle acque intorno a Xianbin Jiao.

In risposta, Zhang Xiaogang ha affermato che Nansha Qundao (Isole Nansha), compresi Ren’ai Jiao e Xianbin Jiao, è territorio interno alla Cina. È legittimo e ragionevole che la parte cinese svolga attività a norma di legge nelle acque sotto la sua giurisdizione. La parte cinese ha chiarito più volte la sua posizione e il suo pensiero al riguardo. In realtà, è la parte filippina che non ha mantenuto le promesse, ma ha giocato con il fuoco lanciando provocazioni per aumentare la tensione, e ha addirittura inventato e diffuso fake news su Xianbin Jiao nel tentativo di nascondere le sue violazioni e provocazioni. Tale comportamento dimostra pienamente che è la parte filippina a compromettere la pace e a arrecare instabilità. La parte cinese rimane in stato di massima allerta e continuerà a prendere tutte le misure necessarie per contrastare con fermezza la pericolosa escalation della situazione da parte filippina.

Per quanto riguarda le recenti affermazioni di William Lai di volere utilizzare le forze di terra per contrastare gli attacchi del PLA dal mare, e le osservazioni delle autorità militari di Taiwan secondo le quali le truppe a Taiwan “eserciterebbero il diritto all’autodifesa” nel caso in cui le forze dell’EPL entrassero nello “spazio aereo di 12 miglia nautiche e nelle acque territoriali” di Taiwan. Zhang Xiaogang ha dichiarato che Taiwan, in quanto parte della Cina, non gode del cosiddetto “diritto all’autodifesa”. Le autorità del DPP guidate da William Lai hanno inscenato un teatrino politico per fomentare gli animi, ma tali mosse apparentemente forti rivelano solo la sua debolezza interiore. L’EPL in quanto forza potente, adotterà contromisure risolute contro qualsiasi provocazione in ricerca dell’“l’indipendenza di Taiwan”. Il tentativo delle forze separatiste dell’“indipendenza di Taiwan” di resistere al PLA non è diverso dalle falene che volano verso il fuoco. Più sono aggressivi, più velocemente finiranno per autodistruggersi.

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