Il 12 giugno 2024, nel divulgare le informazioni relative all’inchiesta anti-sovvenzioni sui veicoli elettrici cinesi, la Commissione europea ha ignorato i fatti e ha insistito sull’esistenza di un elevato livello di “sovvenzioni” nell’industria dei veicoli elettrici cinesi, che ha danneggiato l’industria dei veicoli elettrici dell’UE, proponendo di imporre un dazio compensativo temporaneo sui veicoli elettrici importati dalla Cina. In risposta, l’Associazione cinese dei produttori di automobili (CAAM) ha espresso il proprio profondo dispiacere e il suo fermo disaccordo.

La CAAM spera che la Commissione europea non consideri l’attuale fase di sviluppo industriale come una minaccia a lungo termine, né tantomeno politicizzi su questioni economiche e commerciali, evitando così di danneggiare e distorcere la catena di fornitura dell’industria automobilistica globale, compresa quella dell’UE, e proteggendo un ambiente di mercato equo, non discriminatorio e affidabile. La Cina spera che l’industria automobilistica dell’UE rifletta in modo razionale, agisca positivamente e collabori con la Cina per mantenere l’attuale situazione di ragionevole concorrenza e di reciproco vantaggio.